Cucchi, nel processo è il giorno del super teste imputato Tedesco

Sarà sentito in aula, davanti alla prima Corte d'assise di Roma

Foto Daniele Leone / LaPresse

ROMA – Nel processo ai cinque carabinieri imputati per la morte di Stefano Cucchi, è la volta di Francesco Tedesco, il militare super teste e imputato per omicidio preterintenzionale che ha accusato i colleghi coimputati. Tedesco sarà sentito in aula, davanti alla prima Corte d’assise di Roma.

Sono cinque i carabinieri alla sbarra nel procedimento bis in corso davanti alla prima Corte d’Assise: Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Tedesco, rispondono di omicidio preterintenzionale. Tedesco risponde anche di falso nella compilazione del verbale di arresto di Cucchi e calunnia. Insieme al maresciallo Roberto Mandolini, all’epoca dei fatti a capo della stazione Appia, dove venne eseguito l’arresto. Vincenzo Nicolardi, anche lui carabiniere, è accusato di calunnia con gli altri due. Nei confronti degli agenti di polizia penitenziaria che vennero accusati nel corso della prima inchiesta sul caso.

Altri otto carabinieri sono indagati nel fascicolo sui presunti depistaggi sul caso. E rispondono di reati che vanno dal falso, all’omessa denuncia, la calunnia e il favoreggiamento. Si tratta del generale Alessandro Casarsa, che nel 2009 era alla guida del gruppo Roma. Il colonnello Lorenzo Sabatino, ex capo del Reparto operativo della capitale, Massimiliano Labriola Colombo, ex comandante della stazione di Tor Sapienza, dove Cucchi venne portato dopo il pestaggio. Francesco Di Sano, che a Tor Sapienza era in servizio quando arrivò il geometra. Francesco Cavallo all’epoca dei fatti capoufficio del comando del Gruppo carabinieri Roma. Il maggiore Luciano Soligo, ex comandante della compagnia Talenti Montesacro. Tiziano Testarmata, ex comandante della quarta sezione del nucleo investigativo, e il carabiniere Luca De Ciani.

(LaPresse)


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