Usa, dazi sempre più amari: dopo la Cina Trump punta all’India

US President Donald Trump and first lady Melania Trump arrive at Palm Beach International Airport in Florida on March 8, 2019 after touring areas in neighboring Alabama affected by recent tornados. (Photo by Nicholas Kamm / AFP)

NEW YORK – Dopo la Cina alla lista ‘nera’ dei Paesi sotto la scure dei dazi si aggiunge l’India. Mentre la Cina risponde a sua volta con contro dazi e una lista nera di aziende Usa all’escalation della Casa Bianca delle ultime settimane.  

La data prevista

Dal domani l’amministrazione Trump toglierà l’India dall’elenco dei paesi considerati in via di sviluppo. Uno status speciale che ha consentito in questi anni l’esenzione dalle tariffe americane su miliardi di dollari di prodotti indiani esportati. Trump lamenta il fatto che l’India non offra agli Stati Uniti “un pari accesso equo e ragionevole ai suoi mercati”.

Fuori dalla lista

L’India verrà tolta dal Generalized System of Preferences (Gsp). E’ l’elenco ideato nel 1976 per consentire ai paesi in via di sviluppo di alleviare la povertà attraverso il commercio. Sono circa 2mila i prodotti indiani che hanno accesso al mercato americano senza dazi. Nel 2018 su 83,2 miliardi di dollari  di esportazioni negli Stati Uniti, 5,6 miliardi di dollari rientravano in queste esenzioni tariffarie. 

I prodotti cancellati e da cancellare

I primi prodotti made in India a essere colpiti dai dazi saranno i pannelli solari e le lavatrici. Ma il provvedimento potrebbe interessare anche prodotti tessili, gioielleria, componentistica per auto, prodotti agricoli. Una decisione destinata ad aggravare le relazioni tra Stati Uniti e India. Un Paese che finora la Casa Bianca considerava un alleato per contrastare l’avanzata economica della Cina.  

La risposta soft indiana

Il governo indiano, che in questi giorni vive una fase di transizione per l’inizio del secondo mandato del premier Narendra Modi, cerca di minimizzare la decisione americana. In una nota il ministero del Commercio ricorda che i tentativi di negoziare un accordo con gli Usa sono falliti.  “Continuiamo a lavorare per migliorare i rapporti con gli Stati Uniti à hanno riferito –  Sul commercio le nostre decisioni sono guidate dall’imperativo che resta lo sviluppo per la nostra gente per migliori standard di vita”.  

I negoziati

“Sono andati avanti per mesi senza esito. Washington ha cercato senza successo di entrare nel mercato indiano con i prodotti lattiero-caseari e i medicinali. Nell’hi-tech, secondo gli americani, l’India ha un approccio protezionistico perché non permette l’accesso al mercato ai colossi dell’e-commerce come Amazon e Flipkart, sito di vendite online controllato da Walmart”. Trump ha criticato più volte l’India in questi mesi per gli elevati dazi già in vigore sulle moto Usa.  

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