ROMA – “Con il gruppo di LeU ci siamo astenuti nel voto finale su Reddito di Cittadinanza e Quota 100 perché sono interventi utili e importanti. Per la prima volta, la lotta alla povertà con adeguate risorse finanziarie è una priorità assoluta dell’agenda politica. Per la prima volta dopo quasi un trentennio, si interviene in controtendenza sulle normative pensionistiche. Ma vi sono limiti e contraddizioni sul terreno dell’equità che motivano l’impossibilità di votare a favore“. Lo afferma il deputato di LeU Stefano Fassina.
“È surreale – prosegue Fassina – promuovere il lavoro senza stabilizzare chi è impegnato a promuoverlo, come le oltre 600 lavoratrici e lavoratori Anpal. È incomprensibile l’indisponibilità a realizzare la nona e ultima salvaguardia per gli esodati. Infine, i due provvedimenti, utili e importanti, sono tuttavia effimeri. Il RdC non avvierà al lavoro, perché il lavoro non c’è, in particolare nel Mezzogiorno, e non viene promosso dall’insistenza, come nei governi precedenti, sulle politiche supply side. Quota 100 vale soltanto per tre anni, in uno scenario di finanza pubblica drammatico a partire dal prossimo anno. Abbiamo provato, sia al Senato che alla Camera, a emendare il testo. Insisteremo in ogni provvedimento utile“, conclude Fassina.
(LaPresse)
