MILANO – “L’ipotesi che Conte, Di Maio e Toninelli si autodenuncino è un trucco, serve a motivare il fatto che voteranno a favore della richiesta a procedere del ministro Salvini”. Così il deputato Pd Emanuele Fiano intervenendo a ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus. “Non basta dire ‘mi autodenuncio’ – ha aggiunto -, la magistratura dovrebbe verificare che il premier Conte e il ministro Toninelli abbiano dato l’ordine e questo è molto difficile da appurare. La dichiarazione di corresponsabilità serve a tenere insieme il governo, a prescindere da come finirà il processo a Salvini. I senatori del Pd hanno annunciato che voteranno a favore dell’autorizzazione a procedere. D’altra parte lo stesso Salvini ha cambiato atteggiamento a 360 gradi, prima ha detto che voleva farsi processare e poi ha cambiato idea. Io non difendo né l’idea che quello sia un reato, né che non lo sia, questo lo deciderà la magistratura.
Qui si tratta di decidere se il ministro abbia difeso l’interesse pubblico e secondo me non è così. Salvini sfrutterebbe processo a suo favore? In questo Paese Salvini ha molti sostenitori, è fortissimo nei sondaggi, ma quando tiri troppo la corda su determinate questioni, proprio quelle dell’umanità, io riscontro un parere diverso. Non c’è dubbio che Salvini abbia conquistato molto consenso rispetto a noi mostrando una determinatezza nel suo campo, però sulla questione degli esseri umani le cose cambiano”.
Il deputato del Pd commenta l’atteggiamento dei 5 stelle sul caso Diciotti
“Io sono stato a visitare il Cara di Castelnuovo – ha spiegato Fiano – e ho visto la solidarietà della cittadinanza, che ha offerto accoglienza in casa ad alcune famiglie che erano nel cara. E non è che stiamo parlando di iscritti al PD. Io non sono così sicuro che un processo contro Salvini aumenterebbe il suo consenso, ma in ogni caso sono contrario alla via giudiziaria per battere l’avversario politico. Di Battista parla di processo ingiusto? Era il manettaro per eccellenza, ma ha cambiato idea. Siccome c’è un alleato e un’attività di governo da continuare, il M5S prende la questione con le pinze”.
Sul caso Sea Watch e la redistribuzione dei migranti, Fiano sottolinea che “la Commissione Ue ha votato delle decisioni riguardo la redistribuzione dei migranti, però ci sono gli Stati europei che non rispettano quelle decisioni. Vuol dire che la struttura della comunità europea non funziona. Servirebbe l’elezione diretta del presidente della Commissione Ue, bisognerebbe fare come gli Stati Uniti. Abbiamo a che fare con un egoismo degli altri Paesi dovuto alle loro situazioni elettorali. Se invece il presidente fosse eletto non dovrebbe sottostare ogni volta alle decisioni dei singoli Paesi. O facciamo gli Stati uniti d’Europa o l’Europa muore”.
(LaPresse)
