Edilizia, quanto inquina lo spreco

Sperperi per riscaldamento ed elettrodomestici e bollette alle stelle. Legambiente presenta i dati di Civico 5.0 sull’efficienza energetica degli edifici: monitorati 19 condomini a Napoli e Portici

NAPOLI – Condomini in edilizia popolare poco efficienti, importanti criticità in termini di dispersioni ma anche umidità ed elettrodomestici che consumano troppo. Non solo le auto, gli sprechi, i consumi: responsabile dell’inquinamento atmosferico è anche il settore edilizio, che produce il 28% delle nostre emissioni climalteranti, e dove il 70% dei consumi energetici complessivi riguardano il fabbisogno di riscaldamento e raffrescamento delle nostre case e molta energia viene dispersa in edifici che troppo spesso sono autentici colabrodo. Legambiente ieri ha presentato i risultati dei monitoraggi effettuati per ‘Civico 5.0’ la campagna per promuovere un nuovo modo di vivere in condominio. In Campania sono stati monitorati 19 appartamenti a Piscinola, San Giovanni a Teduccio e Portici. Sotto la lente d’ingrandimento dei tecnici di Legambiente dispersioni termiche, sprechi elettrici, inquinamento indoor e acustico con una particolare attenzione sull’edilizia popolare per toccare con mano le criticità dell’abitare in situazioni spesso al limite.

Napoli
Le analisi effettuate da Legambiente negli appartamenti e negli edifici presentano risultati diversificati. Per i due quartieri di Napoli la bolletta elettrica (spesa media dichiarata 715 euro l’anno) è più alta rispetto alle famiglie monitorate da Civico 5.0 nelle altre città italiane (ad esempio 405 euro a Modena, 535 euro a Roma), così come rispetto alla media nazionale di 568 euro, mentre più bassa la spesa termica (spesa dichiarata 647 euro l’anno). Solo una famiglia su sei è a conoscenza della classe energetica dell’edificio (classe G) segno della scarsa attenzione che spesso si presta al luogo in cui viviamo, presentano importanti criticità in termini di dispersioni ma anche umidità soprattutto nel caso di San Giovanni a Teduccio con conseguente formazione di muffa e scrostamento dell’intonaco. Tra gli elettrodomestici con una maggiore incidenza asciugatrice, lavastoviglie e frigo.

Portici
Per quanto riguarda Portici sono stati monitorati 3 edifici dove si sono evidenziate dispersioni termiche soprattutto negli spigoli e negli angoli tra pareti e tra pareti e soffitto. Gli appartamenti monitorati sono allocati in condomini dislocati lungo assi viari principali della città costruiti dagli anni ’60 agli anni ’70-’80 del ’900, tutti in cemento armato con tompagnature in laterizi, quasi mai antisismici Si evidenziano problemi tipici del sistema costruttivo risalente a cinquanta anni fa e oltre, poco attento, oltre che all’antisismicità, all’impermeabilizzazione e coibentazione delle pareti esterne e soprattutto delle coperture in genere piane. Il ricorso al riscaldamento autonomo ha consentito il contenimento della spesa energetica, potendo regolare le ore e le stanze da riscaldare. Anche dal punto di vista dei consumi degli elettrodomestici può evidenziarsi da parte delle famiglie volontarie un sano stile di vita, privilegiando loro gli utilizzo in fasce orarie serali e durante i fine settimana per le lavatrici e un uso concentrato nelle ore serali della tv.

Legambiente
“La crisi climatica- commenta Mariateresa Imparato, presidente regionale Legambiente – è una drammatica emergenza. Per rispondere a questa emergenza è necessario mettere in campo azioni concrete in grado di ridurre drasticamente consumi energetici ed emissioni climalteranti entro il 2030. Gli immobili considerati ci restituiscono un quadro d’inefficienza a più livelli, che si ripercuote soprattutto sulle famiglie in condizioni di maggiore disagio abitativo, ancor più in tempi di pandemia. Mancano interventi e politiche focalizzati sugli edifici con residenti in povertà energetica, senza dimenticare scuole e uffici dove i processi sono più lenti. Intervenire per rendere più efficiente il patrimonio edilizio consentirebbe non solo di realizzare obiettivi ambientali, ma anche di produrre importanti risparmi in bolletta, fino ad azzerare i costi, se associati alle fonti rinnovabili”.

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