Eurogruppo, oggi un nuovo incontro. Conte: “Europa batta un colpo oppure ne faremo a meno”

I nodi a Bruxelles non si sciolgono

Foto Valerio Portelli/LaPresse 23-10-2019 Roma, Italia Dichiarazioni alla stampa di Giuseppe Conte Politica Nella Foto: Giuseppe Conte Photo Valerio Portelli/LaPresse 23 October 2019 Rome,Italy Press statements by Giuseppe Conte Politics In the pic: Giuseppe Conte

MILANO – Sedici ore di discussioni, diverse interruzioni e alla fine nessun accordo. L’Eurogruppo, a cui due settimane fa i leader europei hanno affidato il compito di studiare un pacchetto di misure per far fronte alla crisi del coronavirus, si è concluso con un nulla di fatto e un rinvio nel pomeriggio. I nodi a Bruxelles non si sciolgono. I leader europei delle Finanze non riescono a trarre conclusioni su nessuno dei quattro strumenti chiave per resistere all’impatto economico dell’emergenza – Mes, Bei, Sure e fondo di solidarietà. E le posizioni restano divergenti. Non a caso, oltre alla stanchezza, a mettere fine all’incontro notturno in videoconferenza sono gli impegni nazionali dei ministri. Le cui posizioni restano legate alla bandiera. Così se la Francia cerca appoggio per lanciare un fondo di solidarietà, Germania e Olanda chiudono la porta agli eurobond.

Dall’Italia arriva il monito del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Se vogliamo preservare la nostra casa comune, è il momento di ragionare come una squadra”. Poi, in un’intervista alla Bild, rimarca: “La delusione non è mia, non del primo ministro Giuseppe Conte, ma di tutti i cittadini. Sono convinto anche dei cittadini tedeschi, che non hanno alcun vantaggio dal fatto che l’Europa in questo momento non riesca a calibrare, a varare, ad adottare una reazione forte, solida e comune. È nell’interesse reciproco che l’Europa batta un colpo, altrimenti dobbiamo abbandonare il sogno europeo e dire che ognuno fa per sé”.

Forti divergenze per quanto riguarda il Mes

Le distanze più significative – assicurano fonti di Bruxelles – riguardano il Meccanismo europeo di stabilità. Diversi Stati sono preoccupati dalla condizionalità del Mes. No all’intervento della Troika ma sì a esplicitare le condizioni di accesso al meccanismo, anche se ‘light’. Un gruppo di leader europei si chiede in particolare cosa accadrà una volta contenuta l’emergenza e se lo strumento – con clausole di ingresso più soft – resterà così anche in futuro. Sul punto insiste in particolare l’Olanda. Sostenendo che l’uso del Mes senza condizioni deve essere consentito solo per far fronte alle spese sanitarie di ogni stato.

Il ministro delle Finanze olandese Wopke Hoekstra punta i piedi anche sulla proposta lanciata per primo dal premier Conte di promuovere i cosiddetti coronabond, o eurobond. “L’Olanda era e rimane contraria all’idea degli eurobond, perché riteniamo che creeranno più problemi che soluzioni per l’Europa”, scrive su Twitter Hoekstra. “La maggior parte dell’Eurogruppo condivide questa opinione e non supporta gli eurobond”, incalza il ministro. Fonti diplomatiche fanno però sapere che durante l’Eurogruppo non si è discusso di questo capitolo, neanche indirettamente.

(LaPresse)

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