Europei Monaco, Italia in finale con 7 barche. Abbagnale: “Voglia di far bene”

Inizia bene l'avventura dell'Italia del remo agli Europei multidisciplina di Monaco 2022.

MONACO – Inizia bene l’avventura dell’Italia del remo agli Europei multidisciplina di Monaco 2022. Al termine della prima giornata di gare la nazionale azzurra di canottaggio, presente in Germania con 60 atleti tra uomini (34) e donne (26), si trova già in finale in sette specialità. Alle quattro imbarcazioni direttamente finaliste (otto maschile, quattro con PR3 Mix e i due quattro di coppia pesi leggeri, maschile e femminile), dalle batterie odierne si aggiungono anche i due doppi Pesi Leggeri medagliati a Tokyo 2020, quello femminile campione olimpico di Federica Cesarini e Valentina Rodini e quello maschile medaglia di bronzo di Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta, oltre al singolo PR1 maschile di Giacomo Perini. Tutte e tre le barche azzurre vincono le rispettive batterie e volano in finale: Cesarini e Rodini contro le eterne rivali della Francia, Oppo e Ruta sul Portogallo, Perini davanti alla Gran Bretagna, con il doppio leggero femminile e il singolo PR1 maschile che realizzano anche il miglior tempo delle qualifiche. Il presidente della federazione Giuseppe Abbagnale comunque vola basso. “Abbiamo degli equipaggi più rodati e altri molto sperimentali, con l’aggiunta di qualche giovane. Sicuramente è una nazionale arrembante, vogliosa di far bene – ha sottolineato parlando lunedì sera a Casa Italia, a poche ore dal via delle competizioni sulle acque del Feldmoching, già bacino olimpico dei Giochi del 1972 – Sicuramente faremo bene, magari non in termine di medaglie ma soprattutto di valutazione complessiva della squadra. Abbiamo un bel gruppo di giovani, questa esperienza li farà crescere a livello internazionale”.

Dalle acque tedesche arrivano quindi buone indicazioni in vista delle finali del weekend. “Nonostante il vento contro, il campo gara mi ha permesso di esprimermi al meglio. Dalla gara ho avuto sensazioni positive, perché ho potuto concentrarmi su tutto quello per cui ci siamo allenati in raduno a Piediluco – ha evidenziato Perini – Passando solo il primo in finale, ho cercato di creare da subito un divario col secondo e poi di mantenerlo fino alla fine. Ora concentrazione sulla finale di sabato dove tutti daremo tutto e ci sarà da lottare”. “Ci sentiamo molto meglio rispetto a Lucerna e soprattutto dal collegiale di Sabaudia. Vediamo adesso in finale dove sappiamo sarà una lotta con Francia e Gran Bretagna e, in generale, tutti gli equipaggi perché queste gare sono imprevedibili. Siamo comunque soddisfatte”, ha aggiunto Cesarini, in coppia con Rodini nel due di doppio pesi leggeri. “È stata una buona prestazione con la testa in barca e un buon colpo in acqua nonostante le folate di vento, soprattutto in partenza – ha spiegato la compagna – Avere una palata decisa per noi significa tanto, soprattutto dopo il periodo invernale non proprio soddisfacente. Mantenere questo elemento secondo me è la chiave. Vediamo ora in finale”.

Gioisce anche la coppia maschile del due doppi pesi leggeri. “Questo è un bacino molto diverso rispetto a Sabaudia dove abbiamo concluso la nostra preparazione. Prima dell’Europeo abbiamo lavorato bene, ma qua il vento contro ha condizionato molto la gara – ha sottolineato Oppo – Sapevamo che sarebbe stata una batteria impegnativa perché tutti avrebbero puntato al passaggio, ma siamo stati lucidi e abbiamo gestito bene durante tutto il percorso. Il Portogallo e la Norvegia non ci hanno reso vita facile, ma siamo contenti di essere riusciti a spuntarla” . Per Ruta “è stata una gara difficile da gestire a causa delle condizioni del vento e delle continue folate che arrivavano ma, conoscendo il campo, abbiamo cercato di adattarci al meglio. Adesso un giorno di recupero per affinare i dettagli e ci vedremo domenica per la finale”. Dove l’Italia del canottaggio vuole fare la voce grossa.

dell’inviato Alberto Zanello

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