Napoli, faida di Ponticelli: i De Micco rintanati nelle palazzine

NAPOLI – La faida di Ponticelli sta tracimando. Al posto dei De Micco stanno subentrando i Mazzarella e per i De Martino si stanno facendo avanti i Cuccaro di Barra. Tant’è. I De Micco sono scomparsi dai radar. Non si fanno vedere in giro e non li incontrano le pattuglie durante i controlli in strada. Perché? Fino a qualche settimana fa erano loro a girare nei rioni, per farsi vedere (e sentire). Ora avvertono il pericolo. Temono rappresaglie, anche se almeno sulla carta hanno firmato l’armistizio con i De Martino, per non farsi la guerra. I dubbi degli investigatori restano: questo significa che la tregua non reggerà per molto. Vuol dire che ancora non si fidano l’uno dell’altro.

La questione è aperta. E a breve potrebbero sfidarsi all’arma bianca, come hanno fatto una settimana fa. Intanto si svolgeranno tra oggi e domani i funerali di Carlo Esposito, considerato vicino ai De Martino XX. Le esequie pubbliche sono state vietate e ci sarà una celebrazione in forma privata.
Per il duplice omicidio di Esposito e dell’operaio incensurato Antimo Imperatore, i carabinieri hanno un punto di partenza: poche ore dopo l’agguato in via Eugenio Montale, si è costituito Antonio Pipolo, ritenuto vicino ai De Micco. Ha spiegato che l’obiettivo era Esposito e poco più tardi ha fatto trovare la pistola. Di più. Pipolo ora sta raccontando il suo passato accanto ai vertici dei Bodo. Un motivo in più per i De Martino di invocare la scissione. Ecco perché la tensione continua a essere alta a Ponticelli, nonostante l’accordo di facciata per non farsi la guerra. La frattura non è stata sanata. E gli investigatori temono rappresaglie nei prossimi giorni.

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