Falso ideologico, condannato il sindaco De Rosa

Falso ideologico, condannato il sindaco De Rosa
Falso ideologico, condannato il sindaco De Rosa

CASAPESENNA – Il sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa è stato condannato a tre anni per falso ideologico mediante induzione in errore al pubblico ufficiale. La sentenza è stata emessa martedì dal tribunale di Napoli Nord. I giudici hanno accolto l’istanza del pm che chiedeva una pena pari proprio a tre anni. De Rosa, 45 anni, finì sotto processo per un episodio accaduto nel 2015 in occasione delle dimissioni di un allora consigliere comunale, Sebastiano Cirillo. Secondo l’accusa De Rosa avrebbe ordinato nel 2015 (era già sindaco) ad un dipendente comunale di protocollare la lettera di dimissioni dell’allora consigliere comunale Cilindro, che questi però non aveva scritto di suo pugno. De Rosa, è emerso nel corso del processo, voleva fortemente le dimissioni di Cilindro, dopo che il padre di quest’ultimo era stato arrestato per presunte collusioni con il clan del boss di Michele Zagaria (da quell’accusa il padre dell’allora consigliere comunale è stato assolto definitivamente). La mattina del 18 marzo 2015, De Rosa convocò nel suo ufficio alcuni consiglieri comunali tra cui lo stesso Cilindro, invitando quest’ultimo a sottoscrivere una lettera di dimissioni che era stata preparata in precedenza. Il consigliere si rifiutò e De Rosa decise di muoversi autonomamente, utilizzando un dipendente comunale per protocollare la lettera, senza però la firma del consigliere. De Rosa si recò la notte successiva a casa di Cilindro intimandogli di firmare la lettera, e al nuovo rifiuto affermò: “In prefettura già sanno che ti sei dimesso, evitiamo di uscire sui giornali, per il bene della tua famiglia metti questa firma”. Cilindro, che alla fine si dimise per le presunte pressioni subite, presentò denuncia; le indagini furono condotte dalla polizia della Squadra Mobile di Caserta, che intercettò De Rosa riscontrando le accuse e accertando anche come il sindaco si fosse “adoperato” al fine di indurre i dipendenti a rendere false dichiarazioni alla polizia giudiziaria in ordine alla vicenda delle dimissioni di Cilindro. A De Rosa la Procura di Napoli Nord aveva contestato anche il reato di attentato contro i diritti politici del cittadino e violenza privata, ma per tali accuse è stato assolto. Atteso il deposito della sentenza per il ricorso in Appello.

“In quel momento storico fu la cosa giusta, lo rifarei altre 1000 volte”

“In quel momento storico fu la cosa giusta da fare per il bene di Casapesenna. Lo rifarei altre 100mila volte”. Marcello De Rosa così commenta la sentenza dell’altro giorno. “Non ho paura, Casapesenna da anni è libera” ha affermato lo stesso primo cittadino. Si riferisce al periodo in cui Casapesenna era la roccaforte del clan di Michele Zagaria, che nel dicembre del 2011 proprio a Casapesenna fu arrestato dopo 15 anni di latitanza. Il sito in cui si trovava il bunker è stato demolito lo scorso mese. Marcello De Rosa è sindaco di Casapesenna dal 2014. Terminata la prima consiliatura fu rieletto per la seconda volta. Il suo mandato terminerà il prossimo anno quando si tornerà alle urne. “La sentenza a tre anni in primo grado non mi rende incompatibile con la carica di sindaco” afferma lo stesso primo cittadino. De Rosa è l’unico imputato nel processo. Il dipendente comunale non fu mai indagato, così come lo stesso ex consigliere comunale. Marcello De Rosa fu indagato per concorso esterno al clan dei Casalesi ma “l’indagine fu archiviata” afferma. Dopo l’episodio di una rapina in casa con la famiglia presa in ostaggio dai malviventi gli fu assegnata la scorta. Dal 2016 al 2021 è stato infatti sotto scorta per il pericolo a cui era sottoposto in relazione a quell’episodio che lo vide vittima. De Rosa sta governando la cittadina di Casapesenna  senza opposizione in consiglio comunale. Nell’ultima tornata elettorale infatti la sua fu l’unica lista ad essere presentata. In precedenza era stato il fratello Lello De Rosa ad essere stato amministratore comunale di Casapesenna. Fu vicesindaco ai tempi dell’amministrazione comunale guidata dall’allora primo cittadino Fortunato Zagaria. Il consiglio comunale di Casapesenna fu sciolto per infiltrazioni della camorra nel 2012 insieme a quello di Casal di Principe. Due anni di commissariamento e si tornò al voto. Marcello De Rosa ricopre attualmente la carica di consigliere provinciale. In un primo momento il nome di De Rosa circolo come possibile candidato alla carica di presidente dell’organo di Terra di Lavoro. 

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