Fca, Manley: “Con l’ecotassa il piano va rivisto. In arrivo nuove Jeep”

Il ceo preferisce non anticipare nulla

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati

Milano – Fiat Chrysler Automobiles si prepara a ulteriori sforzi ancora per aumentare la capacità produttiva di Jeep. Ma in Italia potrebbe rivedere i 5 miliardi di euro di investimenti per effetto dell’ecotassa. In occasione dell’apertura del Salone dell’auto di Detroit negli Usa, il ceo Mike Manley annuncia parlando alla Cnbc che il gruppo prevede di aumentare la capacità produttiva nei prossimi anni. Per sostenere la costruzione di due nuovi modelli Jeep, tra i quali figura il ritorno di Jeep Grand Wagoneer. Manley, che del marchio è stato il numero uno prima di succedere a Sergio Marchionne a capo di Fca lo scorso luglio- punta forte su Jeep che ha chiuso il 2018 con consegne record per 1,6 milioni di vetture.

Tuttavia per il momento Manley, che al salone statunitense è affiancato dal presidente di Fca, John Elkann, preferisce non anticipare nulla. Né la portata di eventuali assunzioni, né tempistiche sull’allestimento delle nuove linee di montaggio. “Questi piani saranno messi a punto nel prossimo futuro”, dice il top manager inglese. Quello che però Manley non nasconde è che l’approvazione delle tasse sull’acquisto di auto di cilindrata medio-alta e diesel, costringe il gruppo a modificare il piano 2019-2021 per il Belpaese presentato solo nello scorso dicembre a Mirafiori. “Certamente il piano deve essere riesaminato di nuovo. È in corso di revisione in questo momento”, ammette Manley senza però fornire ulteriori dettagli su come potrebbero cambiare gli impegni.

Il ceo preferisce non anticipare nulla

A dicembre, tuttavia, l’Italia ha approvato misure per offrire sussidi fino a 6.000 euro a chi acquista veicoli nuovi a basse emissioni. Introducendo tasse più alte per veicoli più potenti e diesel. “Come temevamo l’ecotassa ha causato il rallentamento degli investimenti di Fca nel nostro Paese, il governo costringe le aziende del settore auto a fare harakiri”, commenta Dario Basso, segretario generale della Uilm di Torino.

Infine Manley, come riporta ancora Reuters sul suo sito, da Detroit afferma anche che la divisione della robotica di Comau e l’unità Teksid non sono in vendita al momento. “Sono concentrato sulla creazione di valore in quelle aziende. Se sarò in grado di farlo, mi daranno delle opzioni in futuro”, chiarisce il capo azienda. Fca chiude oggi a Piazza Affari con un calo dello 0,52% a 14,138 euro.

(AWE/LaPresse)

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