Fenati licenziato dal team dopo la follia di Misano. E anche l’MV gli chiude le porte

La squadra con cui avrebbe dovuto correre il prossimo anno lo ha scaricato. Lui si scusa: non sono stato uomo

Spanish Moto3 rider Aron Canet (C), winner; Italian Romano Fenati (L), second, and Spaniard Joan Mir (R), third, celebrate on podium after Spain's Moto3 GP race at Jerez de la Frontera's track, southern Spain, 07 May 2017. EFE/ Jose Manuel Vidal

MISANO ADRIATICO – Era prevedibile: la follia compiuta ieri da Romano Fenati gli è costato il ‘posto’. Dopo la bandiera nera nel gp di San Marino e per le due gare successive, questa mattina è arrivato anche il licenziamento. Il team Marinelli Snipers ha annunciato di aver rescisso il contratto con il pilota italiano a casa del suo “comportamento inqualificabile”. E non solo. Anche l’MV Augusta, team dove sarebbe approdato il prossimo anno, gli ha chiuso le porte in faccia. Quel gesto inconsulto potrebbe porre fine alla sua carriera. Difficile infatti che un team del Motomondiale, per il prossimo anno, possa riservargli un sediolino con l’ingombrante ombra che si tira dietro.

Una promessa ‘ingestibile’ del motrosport nostrano

Quando nel 2014 con il VR 46 Sky Racing Team iniziò ad inanellare vittorie e grandi prestazioni, l’Italia pensò che Fenati avesse davanti un grande futuro. Poi la parabola discendente e, nel 2015, il primo gestaccio. A Rio Hondo (Argentina) dopo un diverbio con il collega Ajo, gli tirò un calcione durante le prove per la partenza, arrivando poi a spegnerli la moto. Nel 2017, in Austria, rifilò una manata a Di Giannantonio. Insomma, nulla a che vedere con la leva del freso tirata a Stefano Manzi a 217 chilometri orari, ma le prime avvisaglie di un carattere che, come lo ha definito Valentino Rossi, è ingestibile.

Le scuse e le minacce: il day after Misano

Una giornata tremenda quella di oggi per Fenati. Il pilota ascolano è sulla bocca di tutti, amanti dello sport e non. Un gesto terribile che lo ha macchiato forse per sempre. Giustissimo criticarlo, molto meno minacciarlo di morte come ha fatto qualcuno. O almeno è quanto ha rivelato la madre. “Mi rattrista il fatto che ci siano arrivate delle minacce di morte. Anzi, qualcuno ha scritto delle offese alla sua ragazza. Lui è un ragazzo buono”, ha fatto sapere la donna.

“Chiedo scusa a tutto il mondo dello sport”

“Chiedo scusa a tutto il mondo sportivo. Questa mattina, a mente lucida, avrei voluto che fosse stato solo un brutto sogno. Penso e ripenso a quei momenti, ho fatto un gesto inqualificabile, non sono stato un uomo! Un uomo avrebbe finito la corsa e poi sarebbe andato in Direzione Gara per cercare di ottenere giustizia per i precedenti episodi. Non avrei dovuto reagire alle provocazioni. Le critiche sono corrette e comprendo l’astio nei miei confronti. Voglio scusarmi con tutti quelli che credevano in me e tutti quelli che si sono sentiti feriti dalla mia azione”, ha scritto il pilota ascolano sul suo sito ufficiale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome