Ferrari, record ordini trimestre. Elkann: “Vigna adatto ai nostri piani ambiziosi”

Record di ordini nel trimestre e utile in crescita di oltre il 100% nei primi sei mesi. Ferrari archivia la prima parte del 2021 con una brillante performance, per abbracciare in sicurezza i prossimi mesi.

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MILANO – Record di ordini nel trimestre e utile in crescita di oltre il 100% nei primi sei mesi. Ferrari archivia la prima parte del 2021 con una brillante performance, per abbracciare in sicurezza i prossimi mesi. A partire dal 1° settembre il gruppo sarà guidato dal nuovo ceo Benedetto Vigna, ex Stm con alle spalle oltre 100 brevetti depositati. Proprio il nuovo manager nelle speranze del Cavallino Rampante potrà portare una maggiore spinta verso l’innovazione.

Intanto Ferrari ha registrato nel primo semestre un utile netto di 412 milioni di euro, in crescita del 135% su base annua. Nel solo secondo trimestre l’utile è stato pari a 206 milioni. I ricavi dei 6 mesi ammontano a 2,046 miliardi, segnando un incremento del 36%. L’Ebitda è pari a 762 milioni, in aumento del 73% su base annua. Tra aprile e giugno Ferrari ha realizzato una solida generazione di free cash flow industriale pari a 113 milioni di euro.

Il gruppo ha così alzato la guidance sul free cash flow per l’anno a circa 450 milioni di euro, da circa 350 milioni precedenti. Il prossimo Capital Markets Day di Ferrari è stato programmato per il 16 giugno 2022 a Maranello.

Nel secondo trimestre 2021 le vetture consegnate da Ferrari hanno raggiunto le 2.685 unità, con un aumento di 1.296 unità o del 93,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che aveva fortemente risentito delle interruzioni causate dalla pandemia di Covid-19, con la sospensione della produzione e delle consegne nella prima parte. “A giugno gli ordini hanno raggiunto” il livello “record di sempre”, ha confermato anche il presidente e ceo ad interim John Elkann, in call con gli analisti.

Sempre parlando agli investitori, il presidente si è detto entusiasta per l’arrivo di Vigna, le cui “comprovate qualità di leadership, il suo impressionante curriculum come imprenditore e innovatore e la sua assoluta padronanza delle tecnologie che stanno plasmando il nostro settore si adattano perfettamente agli ambiziosi piani che abbiamo per il nostro futuro”. Nonostante la buona performance del gruppo, il titolo di Ferrari chiude in calo dell’1,88% a 180,4 euro.

LaPresse

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