Figc, Gravina: “Serie A in Cina? Il campionato si gioca in Italia”

Il numero uno della Federcalcio sottolinea che l'accordo riguarda il campo della "competizione sportiva" ma anche della "formazione tecnica, medica e degli arbitri"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Gabriele Gravina

ROMA “Il campionato italiano si gioca in Italia perché si chiama campionato italiano”. Il presidente della Figc Gabriele Gravina in una intervista ai microfoni di Rai Sport mette a tacere le indiscrezioni sulla possibilità di far disputare delle gare della Serie A in Cina. Una tematica che aveva fatto molto discutere gli addetti ai lavori e gli appassionati di calcio.

La collaborazione tra la Figc e la Cina

“Con la Cina stiamo cercando di portare avanti un progetto molto importante, di massima collaborazione. Così come ci è stato chiesto e come riteniamo che il calcio debba fare, soprattutto quello italiano che è stimato anche dalla federazione e dal governo cinese”.

Il numero uno della Federcalcio ha confermato che “domenica avremo un incontro. E stileremo questa lettera d’intenti che riguarda diverse aree, di formazione, di cultura, di scambi, di storia”, ha evidenziato. “Racconteremo la storia del calcio italiano”.

Competizione e formazione tecnica i temi caldi dell’incontro

“Abbiamo voglia di formare i loro tecnici e i loro calciatori, vogliamo andare in Cina e i cinesi vogliono venire da noi. Questo è quello che faremo”, ha sottolineato Gravina aggiungendo che l’accordo riguarda il campo della “competizione sportiva”. Ma anche della “formazione tecnica, medica e degli arbitri, vedi il Var”.

(LaPresse)

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