Figlie segregate e vendute ai cugini: arrestato con ‘Codice rosso’

Il provvedimento attuato a seguito del reato di induzione al matrimonio

PISA – Una storia di violenza in famiglia, agghiacciante perché compiuta da un padre nei confronti delle sue figlie. Fortunatamente però il responsabile, un bosniaco di etnia rom, è stato arrestato questa mattina a Pisa dalla polizia. Gli agenti hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto l’uomo avrebbe picchiato, maltrattato e segregato le due figlie. 

Segregate e vendute ai cugini 

Il motivo? Le ragazze si sarebbero fidanzate con uomini diversi da quei cugini che il padre aveva scelto per loro e a quali lo stesso le aveva già vendute in cambio di denaro. L’accusa, dunque, è quella di induzione al matrimonio, reato introdotto dal cosiddetto ‘Codice Rosso’. Siamo di fronte alla prima ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita nel nostro Paese. L’uomo, da quanto emerso dalle indagini, avrebbe compiuto reiterate violenze, lesioni nei confronti delle due figlie che precedentemente avrebbe segregato in casa. Una delle due, peraltro, sarebbe appena maggiorenne. Ma è da tanto che questa situazione andava avanti, addirittura sin dalla minore età per una delle due. 

Le violenze

Non si sarebbe trattato ‘soltanto’ di calci, pugni e pratiche umilianti, come il taglio dei capelli, ma spesso, come detto, consistevano in veri propri periodi di segregazione nelle roulotte. E in quel periodo le due ragazze avrebbero vissuto a pane e acqua. Delle vere e proprie punizioni, dunque, inflitte alle figlie che avrebbero avuto soltanto la ‘colpa’ di aver scelto loro le persone da amare. Il padre avrebbe in questo modo voluto ristabilire un ordine e una disciplina assolutamente assurde impedendo alle due ragazze di frequentare i loro fidanzati, diversi da quelli che lui stesso aveva prescelto per loro. Si trattava, come detto, di due cugini residenti nel loro stesso campo rom, decisione presa a seguito di una vera e propria trattativa ‘commerciale’ che si sarebbe conclusa con la compravendita delle figlie finalizzata ad un combinato matrimonio.

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