Forza Italia, linea dura contro i totiani: rischiano l’espulsione

L'obiettivo di 'Cambiamo' è "costruire una nuova casa, dove tutti possano entrare e competere con il proprio consenso e le proprie idee"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Giovanni Toti

ROMA – Aderite a ‘Cambiamo’, il nuovo movimento di Giovanni Toti? E allora aspettatevi l’epulsione da Forza Italia, dove non avrete più alcun tipo di incarico. L’avvertimento è durissimo: non ci sarà alcuni sconto per gli ‘scissionisti’ che vogliono seguire il governatore della Liguria. Toti, pochi giorni fa, ha sbattuto la porta e se ne è andato dal partito azzurro, sostenendo che non c’è voglia di cambiare per davvero.

La scissione

Ed ecco che i fulmini si abbattono sull’ormai ex azzurro ‘eretico’, che dialoga con Matteo Salvini e, forse, finirà per diventare la stampella di una Lega sempre più potente, fulcro del centrodestra. Nella nota di Forza Italia, firmata dal coordinamento di presidenza, si legge che il movimento di Toti si basa su presupposti “divisi”, e le sue finalità sono “incompatibili e inconciliabili con la nostra iniziativa politica”. Il partito di Silvio Berlusconi attiverà gli organi statutari per espellere chi ha aderito o aderirà all’associazione.

L’espulsione da Forza Italia

E’ poi scontato che i dirigenti forzisti “debbano considerarsi decaduti dai loro incarichi”. Per ora, tra i nomi che hanno annunciato di condividere il progetto ‘arancione’, ci sono Gaetano Quagliariello, Paolo Romani, Laura Ravetto e Manuela Gagliardi. Sono tutti parlamentari, e al momento risultano iscritti al gruppo di Forza Italia, alla Camera o al Senato. Parlamentari e ‘totiani’ sono anche Francesca Gambarini, già commissario di FI per la provincia di Parma, e Osvaldo Napoli, del direttivo alla Camera.

La replica dei forzisti

Il senatore Romani, assieme ai colleghi Vitali, Berutti e ai deputati Sorte e Benigni, rispondono con un loro documento che bolla le espulsioni come “figlie di una cultura bolscevica”, la stessa contro cui Berlusconi dice di aver lottato per una vita intera. I parlamentari totiani, comunque, spiegano di aver cercato “di scalare il muro della chiusura, ma i muri ci insegna la storia, prima o dopo cadono…”.

L’obiettivo di Toti

Simile la posizione dello stesso Toti, secondo cui “evidentemente il cambiamento fa paura”, visto che in Forza Italia ci sono “stesse facce, stesse persone a decidere, stessa linea che ci ha fatto perdere due elezioni di seguito”. Ma l’obiettivo di ‘Cambiamo’ è “costruire una nuova casa, dove tutti possano entrare e competere con il proprio consenso e le proprie idee, dove le porte resteranno sempre aperte”. E’ già pronta la prima bozza del movimento: un sole arancione, che guarda al futuro.

(LaPresse/di Matteo Bosco Bortolaso)

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