Francia, continua la rivolta dei gilet gialli: bloccati i depositi di carburante

La manifestazione va avanti da sabato

PARIGI – Continua la rivolta dei cosiddetti “gilet gialli”. I manifestanti che da giorni hanno paralizzato Parigi per manifestare contro il caro-carburante in Francia oggi hanno messo in pratica una nuova e forte azione.

Francia, i gilet gialli bloccano i depositi di carburante

Questa mattina i gilet gialli hanno preso di mira i depositi di carburante, paralizzati dai lavoratori in protesta. Una decina di silos sono già stati bloccati, un gesto con il quale si prova a mettere ancora più in difficoltà il traffico nella capitale francese. Nel frattempo, proseguono i blocchi stradali organizzati su diverse autostrade di Parigi.
Gli organizzatori della rivolta hanno parlato ai microfoni dei media internazionali che stanno seguendo la vicenda. I manifestanti hanno chiesto “un gesto” da parte del governo. In particolare, chiedono tutti di “essere ricevuti all’Eliseo da Emmanuel Macron“.

Benjamin Cauchy, portavoce dei manifestanti, all’emittente Rmc ha spiegato la volontà dei manifestanti. L’uomo ha riferito che l’intenzione di tutti è quella di “bloccare le raffinerie e i depositi industriali per avere un impatto economico in modo che il governo risponda il più rapidamente possibile“.

Il bilancio della rivolta: 1 morto e 400 feriti, di cui 14 gravi

Ieri mattina i gilet gialli hanno creato scompiglio a Disneyland Paris, dove hanno bloccato sette dei nove accessi al parcheggio. I manifestanti hanno inoltre fatto in modo da far entrare gratis le auto, i cui conducenti di solito sono costretti a pagare 30 euro al giorno per il posteggio.

La protesta in Francia è cominciata sabato scorso, ed è andata avanti nel corso del fine settimana. Come ha comunicato il capo della polizia al ministro Christophe Castaner, sabato sono stati 282.000 i partecipanti. Dall’inizio della manifestazione c’è stata anche una vittima. Si tratta di una donna, morta sabato dopo essere stata investita da un veicolo. Bilancio alto quello dei feriti. Sono ben 400 le persone rimaste contuse, di queste 14 si trovano in gravi condizioni.

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