Fratoianni (LeU): “Il Decreto Dignità è troppo timido, il JobsAct non si tocca”

“Il Decreto Dignità è timido. Troppo timido. Considerando gli annunci mi sarei aspettato qualche deciso passo in avanti in più"

Fabio Cimaglia/LaPresse

ROMA (LaPresse) – Fratoianni (LeU): “Il Decreto Dignità è troppo timido, il JobsAct non si tocca”. “Il Decreto Dignità è timido. Troppo timido. Considerando gli annunci mi sarei aspettato qualche deciso passo in avanti in più”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali. “Innanzitutto, contrariamente a quanto detto, purtroppo non si tocca il Jobs Act. Ha detto il il leader di SI – l’unica modifica sta nell’aver aumentato l’indennità a favore di chi viene licenziato senza giusta causa. Ma l’idea che si possa licenziare quando ti pare, rimane tutta intatta, visto che non si interviene sulla reintroduzione dell’articolo 18, a garanzia dei lavoratori. Peraltro, l’aumento dell’indennità si scarica principalmente sulle piccole e medie imprese italiane, visto che se una grande azienda decide di licenziare, pagare qualcosa in più per liberarti di un lavoratore è come bere acqua fresca”.

Le dichiarazioni di Fratoianni

“Sull’introduzione della causale per i contratti precari, che il decreto Poletti aveva eliminato – insiste l’esponente di Leu – va detto che, seppur corretto in punta di principio, così come realizzato, e cioè dopo i primi 12 mesi di contratto, è praticamente inutile. Per una ragione molto semplice: quasi l’80% dei contratti precari dura un anno o meno. Per le aziende che non vogliano introdurre la causale, è sufficiente far ruotare i lavoratori e continuare ad assumere con una scadenza di un anno appena. Cioè tutto prosegue così com’è”.

“Chiederemo più coraggio a Di Maio”

“Interverremo sul decreto durante il dibattito parlamentare, cercando di introdurre ciò che manca e chiedendo più coraggio a Di Maio, se davvero ha intenzione di dichiarare guerra alla precarietà. Quello che non si può fare, è contrastare questo decreto rivendicando il ruolo mortifero del Jobs Act e del Decreto Poletti, come sta facendo il Pd. Non imparano mai… La strada per la dignità è ancora molto – conclude Fratoianni – molto lunga.”

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