Futuro delle panchine: da Conte a Spalletti è ‘gioco dei troni’ dei tecnici

Potrebbe avvenire un effetto domino con diversi allenatori pronti a cambiare

Chelsea manager Antonio Conte during the Premier League match at the Vitality Stadium, Bournemouth. PRESS ASSOCIATION Photo. Picture date: Saturday October 28, 2017. See PA story SOCCER Bournemouth. Photo credit should read: Steven Paston/PA Wire. RESTRICTIONS: EDITORIAL USE ONLY No use with unauthorised audio, video, data, fixture lists, club/league logos or "live" services. Online in-match use limited to 75 images, no video emulation. No use in betting, games or single club/league/player publications.

MILANO – Antonio Conte non sposerà la Roma. Dopo settimane di rumors, indiscrezioni, ipotesi sul possibile approdo del tecnico pugliese sulla panchina giallorossa, in un’intervista alla ‘Gazzetta’ è arrivata la sentenza: porte chiuse. Almeno per ora “Oggi le condizioni non ci sono ma – ha aggiunto – penso un giorno, prima o poi, andrò ad allenare la Roma”. Dichiarazioni che, se miscelate a quelle sulla suggestiva ipotesi del ritorno alla Juve (“Ha iniziato un percorso e penso che siano molto contenti di Allegri che sicuramente ha continuato il lavoro, sta facendo molto bene”) e quelle rilasciate ieri alla macchina della verità delle ‘Iene’ (“Al 60% torno in Italia”) sembrano avvicinare Conte a Milano. Parte il ‘gioco dei troni’.

Magari sulla sponda nerazzurra, dove il destino di Luciano Spalletti resta incerto. Anche con il pass Champions in tasca, la proprietà Zhang potrebbe decidere di cambiare programmi e divorziare con il tecnico di Certaldo. Per quello che riguarda i rossoneri, il futuro di Rino Gattuso sembra tristemente segnato, anche se il Milan è ancora in corsa per il quarto posto. Salvo colpi di scena, le strade di ‘Ringhio’ e del Diavolo si separeranno.

Ed ecco che potrebbe entrare in scena Conte. Ma sta prendendo quota anche un’altra stuzzicante ipotesi: quella che porta a Gian Piero Gasperini, il ‘maestro’ dell’Atalanta delle meraviglie. Ed è da tenere sotto osservazione la situazione di Marco Giampaolo: il tecnico sembra pronto per fare il grande salto verso una big, sarà decisivo il confronto a fine stagione con patron Massimo Ferrero. Gasperini e Giampaolo sono anche i piani B che la Roma valuta dopo il grande rifiuto di Conte.

Come si è capito, il ‘gioco dei troni’ degli allenatori sembra poter risentire di ogni più piccolo movimento. Basta che una pedina si sposti e scatta il valzer. Perché, ad esempio, resta sempre da capire l’esito dell’incontro tra Max Allegri e Agnelli per programmare il futuro. I due hanno già spiegato che le condizioni per continuare ci sono, ma finché non arriva l’ufficialità ogni scenario è possibile, anche perché non è un mistero che Max abbia parecchi estimatori all’estero.

Potrebbe avvenire un effetto domino con diversi allenatori pronti a cambiare

Nelle ultime ore si è parlato di un’offerta dal Psg, pronto a dare il benservito a Tuchel. Insomma, il clamoroso divorzio dopo cinque anni di trionfi a Torino non è ancora da escludere. Uno che potrebbe trasferirsi davvero dall’Italia all’estero è Eusebio Di Francesco, che per la stampa spagnola sarebbe in pole per la panchina del Siviglia, sulla quale difficilmente verrà confermato Caparros. A spingere fortemente per l’ex tecnico della Roma è Monchi, che con lui ha condiviso l’esperienza in giallorosso prima di riabbracciare il club andaluso.

Allargando lo sguardo all’Europa, possibile trasloco in vista anche per Mauricio Pochettino, che dopo cinque anni potrebbe lasciare il Tottenham anche in caso di vittoria della Champions. L’argentino ha voglia di nuove sfide e, guarda il destino, a prendere il suo posto potrebbe essere il suo avversario nella semifinale di Champions che domani sera vivrà il secondo atto: Erik Ten Hag, ormai consacrato tra i migliori d’Europa grazie alle prodezze del suo Ajax. In bilico Ole Gunnar Solskjaer, la cui conferma da parte del Manchester United si complica semrpre di più, maggiori certezze sembra avere Maurizio Sarri sul cui futuro a Stamford Bridge sembra essere tornato il sereno dopo tante turbolenze.

Stesso discorso vale per Nino Kovac con il Bayern Monaco. Resterà a Madrid Diego Simeone, così come Pep Guardiola a Manchester: lo spagnolo, pure accostato alla panchina bianconera, vuole riprovare l’assalto alla Champions. Difficile il divorzio tra Liverpool e Jurgen Klopp e quello tra l’Arsenal e Unai Emery, ancora in corsa per sollevare l’Europa League. Chi, invece, è ancora in attesa di conoscere il proprio futuro è José Mourinho. Il portoghese è ancora libero dopo la fine dell’esperienza a Manchester e si guarda intorno. Pronto per cedere al richiamo di una big, nel caso scattasse il domino.

Attilio Celeghini (LaPresse)

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