G20, si tratta sul clima ma l’intesa è in salita

Dalla bozza del comunicato finale riportata da Reuters si legge che è “confermata l’intenzione di limitare il global warming a 1,5 gradi” ma non ci sarebbero impegni drastici e immediati

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 31-10-2021 Roma G20 - I leader in visita alla Fontana di Trevi Nella foto I leader del G20 davanti alla Fontana di Trevi Photo Roberto Monaldo / LaPresse 31-10-2021 Rome (Italy) G20 - Leaders visiting the Trevi Fountain In the pic G20 Leaders in front of Trevi Fountain

Nel G20 il clima è uno dei temi trattati, anche se dalla bozza del comunicato finale confermata dall’Ue e riportata da Reuters si legge che è “confermata l’intenzione di limitare il global warming a 1,5 gradi”, ma non si fa accenno ad impegni drastici. I leader sono stati accolti dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, il premier Draghi e la moglie Serena. Dopo la cena al Quirinale a cui hanno preso parte i leader presenti, i lavori sono proseguiti per tutta la notte.

Le promesse

Da Pazzo Chigi hanno fatto sapere che “rimaniamo impegnati nell’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2°C e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5 con azioni significative ed efficaci dei Paesi”, anche se pare non si parli di impegni drastici e immediati né si faccia riferimento ad obiettivi di emissioni zero entro il 2050, se “entro la metà del secolo”. Secondo il presidente americano Joe Biden “la comunità internazionale, grazie all’accordo sulla tassazione minima globale, sosterrà le persone facendo in modo che le aziende contribuiscano pagando la loro quota”. Inoltre sembra essere giunto da parte dei presenti “un ampio e trasversale sostegno “alla tassazione minima globale” oltre che dagli Stati Uniti, anche da Brasile, Francia e Corea.

Gli obiettivi

Secondo quanto trapelato “per conseguire pienamente l’obiettivo di una vera ed equa ripresa, tutti i leader hanno sostenuto che è necessario abbattere le diseguaglianze fra Paesi ad alto e basso reddito nella disponibilità e nella distribuzione dei vaccini”. Il premier Draghi ha spiegato che “l’Oms prevede di vaccinare almeno il 40% della popolazione globale entro il 2021 e almeno il 70% della popolazione globale entro il 2022”, obiettivo “condiviso da tutti i leader”.

Gli interventi

In un tweet della presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen si legge che “l’Ue sta svolgendo pienamente il suo ruolo perché si facciano progressi su questi importanti argomenti”, quali la “lotta al Covid e capacità di risposta alla pandemia, ripresa globale, azione sul clima”. Emanuel Macron ha spiegato che “la Francia ha già donato 67 milioni di dosi di vaccini contro il Covid hai Paesi più vulnerabili, entro metà del 2022 arriveremo a 120 milioni. Partner del G20, aumentiamo gli sforzi: solidarietà, trasparenza e produzione comune, solo insieme sconfiggeremo il virus”. Nel suo intervento video il presidente cinese Xi Jinping ha voluto sottolineare la necessità di “rendere lo sviluppo globale più equo, efficace e inclusivo per garantire che nessun Paese sia lasciato indietro. La pandemia del Covid-19 – ha continuato – ha portato molteplici crisi nel mondo, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, e che l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile ha di fronte sfide senza precedenti”, per cui secondo i media il leader cinese avrebbe proposto” un’iniziativa di cooperazione globale sui vaccini”, sottolineando infine che “Pechino ha fornito alla comunità internazionale 1,6 miliardi di dosi”. Il leader russo, Vladimir Putin in video conferenza ha invitato “a lavorare sul riconoscimento reciproco dei certificati di vaccinazione”.

Le bilaterali

A conclusione della prima giornata dei lavori, appuntamento alle 19 con la cultura per i capi di Stato e di governo con visita alle Terme di Diocleziano prima di spostarsi al Quirinale per la cena con il presidente Sergio Mattarella”. Inoltre previsti incontri e bilaterali, come quello che si svolgerà tra Draghi con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, o quello sull’Iran tra i presidenti Joe Biden, Emmanuel Macron, la cancelliera Angela Merkel e il premier Boris Johnson.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome