Generali rilancia sul clima: fino a 9,5 miliardi di investimenti ‘green’ e sostenibili

I passi del Leone sono in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi per il contenimento del riscaldamento globale e degli impegni assunti come membro della NetZero Asset Owner Alliance

Gabriele Galateri di Genola, Presidente di Assicurazioni Generali (Foto Piero Cruciatti / LaPresse)

MILANO – Investimenti ‘verdi’ e sostenibili fino a 9,5 miliardi di euro e una tabella di marcia per la totale decarbonizzazione degli investimenti entro il 2050. Generali spinge l’acceleratore sulla sostenibilità e aggiorna la propria strategia a difesa del clima. Per un futuro a basso impatto climatico il Leone di Trieste punta alla realizzazione tra il 2021 e il 2025 di investimenti in obbligazioni verdi e sostenibili per un valore compreso tra gli 8,5 e i 9,5 miliardi di euro.

Un obiettivo in continuità con la soglia di 4,5 miliardi indicata per il 2019-21 che è già stata superata con un anno di anticipo tramite investimenti pari a 6 miliardi a fine 2020. La nuova strategia include l’obiettivo di una completa interruzione degli investimenti nel settore del carbone termico entro il 2030 per i paesi Ocse ed entro il 2040 nel resto del mondo, ma soprattutto una decarbonizzazione del portafoglio investimenti diretti per renderlo neutrale per il clima entro il 2050.

Gli obiettivi

Generali si impegna, inoltre, a ridurre l’esposizione assicurativa al settore carbone termico e a non assicurare attività di esplorazione e produzione di petrolio e gas. Entro il 2025 il gruppo punta poi a una riduzione delle emissioni di gas serra relative a uffici, data center e flotta di veicoli aziendali pari ad almeno il 25% rispetto all’anno base 2019 e a un’acquisto del 100% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili, laddove disponibile. Generali ha infine l’ambizione a diventare climate negative nel 2040 con l’obiettivo intermedio della neutralità climatica entro il 2023.

I passi del Leone sono in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi per il contenimento del riscaldamento globale e degli impegni assunti come membro della NetZero Asset Owner Alliance, alleanza che comprende circa 30 investitori istituzionali attivi nel ridurre le emissioni di CO2 dei loro portafogli di investimento. Non solo: l’aggiornamento della strategia in ottica di sostenibilità è sicuramente coerente con le ultime mosse del gruppo.

Si punta sulla sostenibilità

Generali ha recentemente collocato il primo sustainability bond emesso da una compagnia assicurativa europea: si tratta del Tier 2 denominato in euro con scadenza giugno 2032 per un importo pari a 500 milioni di euro emesso in formato sustainable, in linea con il Sustainability Bond Framework del gruppo. A metà giugno il gruppo ha inoltre annunciato il ritiro della copertura assicurativa sulle centrali elettriche a carbone del gruppo ceco Cez. E risale a solo cinque giorni fa il lancio del primo bond catastrofale (‘cat bond’) green del gruppo con la compagnia irlandese Lion III Re Dac.

La nuova strategia è targata Philippe Donnet, il ceo del gruppo, che ha subito commentato: “Crediamo che il settore privato possa rivestire un ruolo centrale nel sostegno finanziario della ‘Transizione giusta’ per un futuro a zero emissioni nette di gas serra, supportando le istituzioni pubbliche per far fronte agli interventi richiesti”.

(LaPresse/di Francesca Conti)

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