‘Bufera Casalino’, Anzaldi: “Scuse peggiori di insulti, va licenziato”

Il deputato dem commenta le dichiarazioni del portavoce di Giuseppe Conte

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Michele Anzaldi

ROMA (LaPresse) “Le presunte scuse di Casalino sono una toppa ancora peggiore degli insulti alla memoria delle vittime di Genova usciti fuori dai suoi messaggi alla stampa. Se il Movimento 5 stelle vuole avvalersi di un persona del genere, se la loro insensibilità è così grande da ammettere comportamenti del genere, lo paghino con i soldi della Casaleggio Associati o delle loro fondazioni o con i soldi personali del miliardario Grillo. Ma non con quelli dello Stato”. Lo scrive su Facebook il deputato del Partito democratico, Michele Anzaldi.

Anzaldi contro Casalino

“Il portavoce del presidente del Consiglio – prosegue – pagato lautamente con i soldi di tutti gli italiani, ha addirittura il coraggio di lamentarsi per la pubblicazione del suo audio messaggio. Che peraltro non smentisce. A parte il fatto che non si capisce come possano esistere messaggi ‘privati’ di un portavoce che parla con i giornalisti, tra l’altro con audio messaggi mandati in serie a gruppi di cronisti. Ma la gravità delle nuove parole offensive di Casalino sta nel ragionamento secondo cui in privato sia giusto e opportuno dire che la tragedia di Genova gli abbia rovinato le vacanze di Ferragosto”.

E’ bufera sulle parole del portavoce di Conte

“Insomma, Casalino non si scusa per quelle parole dette a svariati giornalisti e chissà a quante altre persone, ma ha la faccia tosta di tirare in ballo la presunta riservatezza del suo messaggio. Speriamo che l’Agcom, la Corte dei conti e l’Anac, cui mi sono già rivolto, intervengano presto sulle molteplici irregolarità e scorrettezze che riguardano Casalino. Dagli sms inviati nel pieno dei funerali solenni di Genova per attaccare il Pd alle minacce ai dirigenti del Mef. Con i nuovi insulti emersi oggi ci sono ancor di più i presupposti per rescindere immediatamente il contratto pubblico di Casalino. Vuole insultare le vittime di Genova? Di certo non può farlo con uno stipendio pagato da tutti i contribuenti”, conclude Anzaldi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome