Gisec, Magliocca sgombra il campo dalle polemiche

Il presidente: “Il Cda va nominato subito per evitare l’emergenza rifiuti”

CASERTA – Una questione “tecnica” diventata politica a causa della campagna elettorale per le Provinciali. Tante chiacchiere intorno alle nomine Gisec, tanto che il Presidente della Provincia, da cui dipende l’ente che si occupa del servizio rifiuti, è dovuto intervenire per precisare l’ovvio: “Sono mio malgrado costretto ad intervenire sulla stucchevole polemica, artatamente costruita, relativa alla decadenza del Cda di Gisec. Venerdì scorso, il presidente Alessandro Cioffi ha rassegnato le dimissioni per aver accettato, da qualche settimana, la carica di revisore dei conti della Regione Campania, con cui la Gisec è in conflitto di interessi per contenziosi non ancora definiti. Le dimissioni del presidente hanno determinato, per legge, la decadenza dell’intero Cda. Ad oggi, quindi, l’intera gestione dei rifiuti della nostra provincia è orfana di qualsiasi organo di governo. Una situazione drammatica se si considera che in questi giorni il conferimento della frazione indifferenziata subirà dei rallentamenti per manutenzione dell’impianto Stir di Santa Maria Capua Vetere. C’è il rischio che i rifiuti possano rimanere per strada se il Cda, che oggi non c’è, non provvederà in tempi brevi, entro il 15 dicembre, a deliberare atti necessari ed urgenti per l’intera comunità casertana”, ha spiegato Giorgio Magliocca. Da qui, quindi, l’urgenza di convocare al più presto un’assemblea di Gisec per nominare un nuovo Cda. Il termine minimo è di 8 giorni. “Che ciò, per volontà di nessuno, sia capitato nel pieno di una campagna elettorale diventa scandalo solo agli occhi di chi è accecato dalla fame di occupare poltrone e potere”, ha concluso il Presidente.

Contro di lui si era mosso il Pd, attraverso il redivivo segretario provinciale Emiddio Cimmino: “La gestione politica, quella fatta di nomine ed incarichi, in questa fase non può e non deve appartenere a nessuno. Il Partito democratico denuncerà in ogni sede politica il maldestro tentativo di condizionare, fortemente, il voto della prossima tornata elettorale con la strumentalizzazione e l’uso di strumenti non pertinenti”.

Gli aveva fatto eco il suo candidato Antonio Mirra: “La vicenda Gisec è particolarmente significativa e rappresenta l’ennesima dimostrazione, per gli amministratori ed i cittadini di questa provincia, di quale sia la visione istituzionale dell’attuale presidente della Provincia. Vorrei evidenziare un aspetto squisitamente politico-elettorale: ma se l’attuale presidente ed i suoi grandi elettori sono così sicuri di vincere, perché hanno tanta fretta di nominare i vertici della società provinciale sui rifiuti? Perché si convoca l’assemblea per nominare il CdA il 15 dicembre, tre giorni prima delle elezioni, e non il 20, cioè due giorni dopo? Forse perché hanno l’esigenza di convincere qualche malpancista? Sarebbe poi ancora più grave se fosse nominato un sindaco, quantomeno inopportuno. Questa è l’idea di Provincia che hanno, non funzionale all’interesse dei cittadini e degli amministratori comunali ma chiaramente strumentale alla gestione e conservazione del potere”.

Peccato che proprio Mirra non sia di certo al di sopra delle parti per dare lezioni: glielo ha ricordato il gruppo dei Moderati del consigliere regionale Giovanni Zannini, attraverso il consigliere provinciale Pasquale Crisci: “È giusto ricordare che lo stesso Mirra, ancora oggi, nonostante la candidatura, continua ad occupare la prestigiosa poltrona di coordinatore dell’Ente d’Ambito per la gestione del ciclo dei Rifiuti in provincia di Caserta, grazie soprattutto ai voti delle forze moderate presenti nel Cda. In ragione di ciò, non accettiamo lezioni di opportunità da chi avrebbe dovuto rassegnare le proprie dimissioni da coordinatore dall’Ambito Rifiuti contestualmente all’accettazione della candidatura a presidente della Provincia”. Crisci, in rappresentanza anche di Iv e Noi Campani, avvisa il Pd: “Riteniamo inaccettabile la sproporzionata attribuzione di responsabilità in favore del Pd negli Enti strumentali. Dopo le Provinciali sostituiremo tutte le rappresentanze oggi in capo a un Pd minoritario in favore dei sindaci di area Moderata”.

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