Governo, Brunetta (Fi): politica industriale Di Maio da apprendista stregone

“Ormai accade anche di tutto in questo governo che appare un insieme di pressapochismo, qualunquismo, immobilismo e sfascismo.

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse
Roma, 11 lug. (LaPresse) – “Ormai accade anche di tutto in questo governo che appare un insieme di pressapochismo, qualunquismo, immobilismo e sfascismo. Apprendisti stregoni all’opera per distruggere il tessuto produttivo del Paese. Mentre l’Italia soffre di una assenza di politica industriale e il principale problema è la bassa produttività, fattore necessario per ritrovare un robusto ritmo di crescita, il giovane Ministro Di Maio invece di prendere decisioni rapide ed efficaci, non fa altro che produrre incertezza e spaventare l’Italia produttiva e gli investitori esteri”. Così Renato Brunetta, deputato di Forza Italia, in una nota. “Dopo la realizzazione del decreto dignità – di cui ancora non si vede il testo – che non farà aumentare gli occupati e farà fuggire le aziende, ecco oggi improvvide dichiarazioni su Ilva e Alitalia in Parlamento. Sconcertano soprattutto le dichiarazioni rese su Ilva -che necessiterebbe di decisioni rapide e certe per essere messa in condizioni di produrre e dare occupazione – a proposito di irregolarità nella gara di assegnazione alla cordata Arcelor-Mittal e la conseguente chiamata in causa dell’Anac che può avere solo il risultato di allontanare ulteriormente la soluzione dei problemi” aggiunge.

poi ancora

“Sia chiaro se vi sono state irregolarità si perseguano ma non si alimentino cacce alle streghe di oscura memoria. Ma è che dopo tanti mesi ci si accorga di gestione irregolare del bando e delle fasi successive forse per mascherare una errata impreparazione nelle materie della politica industriale. Le dichiarazioni del giovane Ministro Di Maio rischiano ora di fare fallire l’Ilva e di gettare nella disperazione migliaia di famiglie a Taranto, e non solo. Se questo è il vero obiettivo del governo del cambiamento sempre affezionato alla decrescita felice e al sussidio assistenzialista lo si dichiari. Forza Italia non lo sosterrà mai e anzi ancora in questa occasione continua a sostenere che occorre chiudere in tempi rapidi la vicenda Ilva per dare un futuro a Taranto e una solida base produttiva all’Italia. Non si indugi più in studi, analisi, elaborazioni. Si assumano decisioni se si è capaci, altrimenti il giovane Ministro Di Maio confessi di non potere riuscire in questa impresa. E alla Lega ricordo che il programma del centro destra non è quello dello smantellamento industriale e del clima di paura verso gli imprenditori e le aziende bensì del sostegno agli imprenditori, come ha ricordato il Presidente Berlusconi” conclude.

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