Governo, Crimi: “L’estensione del Superbonus al 110% deve diventare una priorità”

"Quando il MoVimento 5 Stelle ha proposto e portato ad approvazione il Superbonus del 110%, impegnandosi poi per prorogarlo almeno fino al 2023, non lo ha fatto per smania di protagonismo".

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

ROMA – “Quando il MoVimento 5 Stelle ha proposto e portato ad approvazione il Superbonus del 110%, impegnandosi poi per prorogarlo almeno fino al 2023, non lo ha fatto per smania di protagonismo. Lo ha fatto perché questa rivoluzionaria misura rientra in un percorso che stiamo compiendo da anni, ad ogni livello della pubblica amministrazione, dai comuni alle regioni, fino al Parlamento, e dai banchi dell’opposizione al governo del Paese”. Lo scrive su Facebook il capo politico del M5S, Vito Crimi. “Un percorso che guarda alla tutela dell’ambiente, all’efficienza e al risparmio energetico, alla mobilità intelligente, ad una società connessa che non lascia nessuno indietro, alla creazione di lavoro ed occupazione nella realizzazione di queste buone pratiche – aggiunge -. Tutto questo perché crediamo fermamente in un futuro che sia davvero sostenibile, non a parole, ma nei fatti. Fatti concreti, come per il Superbonus 110% (con quasi 1 miliardo di euro di lavori avviati in pochi mesi, la sua estensione deve diventare una priorità per il Governo) e come le altre misure varate a sostegno di scelte e comportamenti virtuosi”.

“Lo stesso si può dire delle cosiddette ‘comunità energetiche’, che mirano all’autoconsumo dell’energia prodotta, anche collettivamente. Grazie al decreto Milleproroghe 2020, che ha recepito la direttiva europea sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, il 12 marzo è stata istituita la prima comunità energetica d’Italia nel comune di Magliano Alpi, in provincia di Cuneo – prosegue Crimi -. Quello compiuto dai cittadini e dall’amministrazione comunale è un passo di importanza fondamentale. È la prima esperienza, quella che apre la via, sulla quale bisogna investire affinché venga presto condivisa da tante, tantissime altre comunità. La rivoluzione è già in atto, la transizione ecologica è già in movimento. Certo occorre fare di più, molto di più, ne siamo ben consapevoli. L’Istituzione di un ministero per la Transizione Ecologica, che recepisce le competenze in materia di energia dagli altri ministeri, non è che l’inizio. Ma i positivi risultati che iniziano ad arrivare dalle misure già introdotte sono un primo, importante, riconoscimento del lavoro che da tempo stiamo svolgendo. Non possiamo fermarci, dobbiamo guardare oltre, avanti di trent’anni. Dobbiamo guardare al mondo che consegneremo alle future generazioni, e vogliamo che sia un mondo migliore di quello che abbiamo trovato”, conclude.

LaPresse

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