Governo, dal Cdm ok alla riorganizzazione del Mise

E' stato approvato dal Consiglio dei ministri il Dpcm relativo al nuovo regolamento di organizzazione del Ministero dello Sviluppo economico che ridefinisce gli ambiti di competenza e le funzioni amministrative di una struttura che ha il compito di pianificare e determinare la politica industriale e di rilancio del Paese.

LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

MILANO – E’ stato approvato dal Consiglio dei ministri il Dpcm relativo al nuovo regolamento di organizzazione del Ministero dello Sviluppo economico che ridefinisce gli ambiti di competenza e le funzioni amministrative di una struttura che ha il compito di pianificare e determinare la politica industriale e di rilancio del Paese. La trasformazione industriale, tecnologica e ambientale è un processo che necessita, infatti, di ascolto, di risposte, di soluzioni e proposte innovative nei numerosi ambiti in cui si articola quotidianamente l’azione del Mise: l’industria, l’innovazione, le Pmi, gli incentivi alle imprese, le startup, le cooperative, la tutela della proprietà industriale, del made in Italy e dei consumatori, la concorrenza e il mercato, i servizi e le tecnologie di comunicazione, la sicurezza informatica. Una delle principali novità contenute nel regolamento è la costituzione di una nuova Direzione generale, voluta fortemente dal ministro Giorgetti, dedicata alla riconversione industriale e alle grandi filiere produttive, che si occuperà tra l’altro di aerospazio, difesa, crisi d’impresa e amministrazioni straordinarie.

L’obiettivo prioritario sarà quello di definire e attuare politiche e programmi finalizzati a processi di reindustrializzazione di aree e settori strategici che rappresentano il cuore pulsante dell’economia del Paese come l’automotive, la siderurgia e il tessile. La seconda novità si riferisce invece all’istituzione di una Direzione generale dedicata all’innovazione e alle piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale del sistema produttivo nazionale. In questo ambito rivestiranno particolare importanza, l’elaborazione e attuazione di politiche per lo sviluppo e la competitività, la ricerca, il trasferimento tecnologico, tecnologie digitali, promozione delle catene del valore strategiche, startup, industria alimentare e made in italy, la sostenibilità ambientale. Con il riassetto organizzativo del Mise si compie un primo passo che mira a rafforzare gli strumenti a disposizione del ministro per intervenire sulle politiche delle numerose materie di competenza del Dicastero attraverso una governance che, oltre alle 9 direzioni generali e gli Uffici di diretta collaborazione del vertice politico, si avvarrà del coordinamento del Segretario generale.

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