Esordio di Gualtieri nell’Eurogruppo: “E’ l’Italia che piace”

“L'Italia torna ad essere protagonista in Europa – ha detto - riprende il ruolo che le spetta come Paese fondatore che ha delle idee, imposta la sua visione dell'Ue come percorso per migliorare, cambiare, renderla più adatta ad affrontare le sfide del nostro mondo”

Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP

ROMA – “E’ l’Italia che piace”: sono le parole del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, al suo esordio all’Eurogruppo: “L’Italia torna ad essere protagonista in Europa, riprende il ruolo che le spetta come Paese fondatore che ha delle idee, imposta la sua visione dell’Ue come percorso per migliorare, cambiare, renderla più adatta ad affrontare le sfide del nostro mondo”.

L’uomo del Monte ha detto sì

“Questa è l’Italia che piace”, ma alcuni sussurrano che è gradita ai “signori di Bruxelles”, l’Italia dei sì, senza no e senza ma. E che ha già ricevuto come regalo il suo contentino con il ministero all’Economia affibbiato a Gentiloni.

E’ finita l’era del ministro Salvini che ha fatto sentire, soprattutto mediaticamente, il peso dell’Italia che vuol contare in quanto ottava potenza industriale del mondo. Ora si torna al vecchio registro, meno duro, più diplomatico..

L’Italia dei sissignore

La conferma qualora ce ne fosse bisogno arriva dal ministro dell’Economia Gualtieri: “Sono finiti i tempi degli scontri, ora si torna ad una nuova fase. Gli scontri continui con l’Europa – ha spiegato soddisfatto -, i proclami sui social e le assenze ai tavoli negoziali sono finiti. Si apre una fase nuova in Italia e in Europa e noi intendiamo esserne protagonisti. Fino a un mese fa si discuteva di flat tax, minibot e procedura di infrazione. Oggi i temi sono investimenti verdi, lavoro e asili nido”. E sul debito ha detto: “Dobbiamo riportarlo su un percorso di riduzione anche grazie alla tecnologia”.

“Il rapporto ambiguo e conflittuale della Lega con l’Europa ci è costato carissimo per i miliardi bruciati in termini di interessi sul debito, minore fiducia e minori investimenti, ma anche per una riduzione del peso politico dell’Italia a Bruxelles. Credibilità, coerenza e fiducia non solo possono darci un grande dividendo in risparmi sul pagamento degli interessi, ma sono anche decisive se si vuole incidere sulle grandi scelte europee”.

Gli impegni

“Oggi presenteremo il programma di governo come illustrato dal presidente Conte in Parlamento – ha spiegato il ministro – per disinnescare l’aumento Iva, spiegato che la flat tax è archiviata e che Quota 100 resterà fino alla scadenza triennale. La manovra 2020 e lo scorporo dal deficit degli investimenti verdi sono “due questioni diverse, una è la discussione della manovra e uno è il più grande processo di riforma, approfondimento, completamento dell’Unione monetaria che naturalmente ha tempi diversi, quindi sono due piani diversi”.

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