Governo: mondo delle imprese saluta il nuovo esecutivo. Bonomi: “Valuteremo nel merito”

Da Firenze, dove è intervenuto alla 'Festa dell'Ottimismo' del quotidiano 'Il Foglio', il presidente di Confindustria Carlo Bonomi saluta il governo fresco di giuramento.

Foto LaPresse Nella foto: Carlo Bonomi

Da Firenze, dove è intervenuto alla ‘Festa dell’Ottimismo’ del quotidiano ‘Il Foglio’, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi saluta il governo fresco di giuramento. “Auspichiamo una grande serietà e responsabilità rispetto all’Italia e rispetto ai nostri partner internazionali”, sottolinea il numero uno di Viale dell’Astronomia, che confida in un’azione di governo “efficace rispetto alle sfide durissime che dovremo affrontare”. Molte sono le incombenze economiche sul tavolo del nuovo esecutivo, dalla sicurezza energetica al controllo dell’inflazione, passando per le relazioni con imprese e sindacati. Dal canto suo, Bonomi si dice pronto a “valutare l’azione di governo nel merito dei provvedimenti, come abbiamo sempre fatto”, e invita a dare tempo di operare al nuovo titolare del Ministero dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.

Venendo ai principali dossier, Bonomi auspica innanzitutto un intervento repentino del governo sul tema energia, definito “emergenza nazionale” da affrontare sia a livello congiunturale che strutturale. Inoltre, per il leader di Viale dell’Astronomia – che giudica “infrastruttura fondamentale per il Paese” il rigassificatore di Piombino – serve una riconfigurazione del Pnrr, chiedendo “un atto di realtà a livello europeo”, che tenga conto “di quello che è successo tra quando è stato pensato e oggi”. E se in relazione al neonato Ministero del Made in Italy Bonomi invita a “guardare al di là delle denominazioni, vedendo le deleghe e l’azione di governo”, il numero uno di Confindustria sottolinea che il nuovo esecutivo “dovrà conquistare la sua credibilità sui tavoli internazionali”, sulla scia del governo Draghi “che ieri ha registrato un successo politico” sul tema del price cap per il gas al Consiglio Europeo.

Non mancano altre reazioni dal fronte delle imprese. Unimpresa chiede al governo di mettere al centro, oltre al necessario sostegno sul piano energetico, “il rilancio delle piccole e medie imprese italiane, spina dorsale della nostra economia”. Conflavoro Pmi, che si dice “soddisfatto delle scelte fatte dalla premier Giorgia Meloni”, annuncia invece che “il dialogo costruttivo non mancherà”. Servirà però agire, e in fretta: per la Cgia sono 70 i miliardi da mettere in campo per salvare i bilanci di famiglie e imprese, in modo da dimezzare gli aumenti dei costi previsti da qui a fine 2022.

di Michele Mastandrea

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