Governo, Paragone (M5S): “Mi hanno chiuso 3 trasmissioni, paradossale se mi cacciassero”

Lo sfogo dell'esponente pentastellato

Gianluigi Paragone (Foto Fabio Cimaglia / LaPresse)

MILANO – “Mi hanno chiuso 3 trasmissioni per le idee che avevo, sarebbe paradossale se il M5S mi cacciasse dato che mi avevano chiamato proprio perché mi erano state chiuse le trasmissioni.

Di Maio sta soltanto gestendo qualcosa che altri hanno scritto per lui. Fa bene però a non rimanere strozzato e a circondarsi dei propri amici perché, se devi giocare una partita impostata da altri, almeno hai delle persone che conosci e che possono giocare con te questa partita. Sarebbe stato sciocco se Di Maio avesse infarcito il governo di Fichiani solo perché si governa con il centrosinistra”. Lo dichiara Gianluigi Paragone, senatore del M5S, intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

“Non posso mettermi con quelli del Pd, io credo che il Pd sia la porta d’accesso del neoliberismo in Italia. E’ evidente che sia Grillo il regista di questa operazione. Di Maio sta soltanto gestendo qualcosa che altri hanno scritto per lui – ha aggiunto. Fa bene però a non rimanere strozzato e a circondarsi dei propri amici perché, se devi giocare una partita impostata da altri, almeno hai delle persone che conosci e che possono giocare con te questa partita. Sarebbe stato sciocco se Di Maio avesse infarcito il governo di Fichiani solo perché si governa con il centrosinistra. Io ricordo che prima della crisi dissi a Tria: non si azzardi a fare una manovra sotto il 2% perché io non la voterò.

Bisognava dire: questo è un governo sovranista, cara Europa tu stai sbagliando tutto e devi rivedere il tuo progetto. Quindi io avevo già delle criticità nei confronti di quel governo. Non mi sono mai accontentato neanche del governo gialloverde che doveva essere il mio preferito. La regola di questa Europa è cambiare i governi purchè non si cambino le politiche. Hanno addomesticato Conte. Conte ora è un bellissimo pavone nello zoo europeo e si sono presi Gualtieri che è esattamente l’uomo educato a quel tipo di politiche. Se tu metti a riparo i conti con l’iva ma nello stesso tempo accetti il meccanismo europeo di stabilità, tu di fatto stai consegnando l’Italia a una specie di protettorato contabile. Se tu chiudi la finestra per evitare l’aumento dell’iva ma lasci aperta la porta, ecco che il ladro di entra dalla porta”.

(LaPresse)

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