Grande Fratello, la critica di Costanzo: “L’audience non giustifica le scelte”

Nell'occhio del ciclone il 'Ken umano': "Una mossa da evitare"

ROMA – Il Grande Fratello, condotto da Barbara D’Urso, è di nuovo nell’occhio del ciclone. Questa volta, a farne una critica serrata è Maurizio Costanzo, che già qualche giorno fa aveva definito il reality show una “discarica televisiva“.

Al centro della bufera c’è il Ken Umano

Non si placa la polemica intorno alla nuova edizione del Gf. Tra frasi sessiste, sponsor che vanno via indignati, e numerosi richiami che la stessa conduttrice ha indirizzato agli inquilini della casa, talora inutilmente, adesso anche Maurizio Costanzo rincara la dose. Al marito di Maria De Filippi proprio non è andata giù la presenza del cosiddetto Ken umano, Rodrigo Alves. Il giovane imprenditore brasiliano che ha fatto il suo ingresso nel salotto della D’Urso soprattutto per le numerose operazioni affrontate. Sono circa 60, oltre all’asportazione di alcune costole, per essere paragonato al giocattolo compagno di Barbie.

La critica al Grande Fratello: “L’ingresso di Alves si poteva evitare”

Circa due settimane fa si era espresso a 360° sul programma azzardando un paragone più alto: “Alfred Hitchcock nel 1954 firmò un film dal titolo ‘La finestra sul cortile’ che fu un grande successo, così come ora lo è il Grande Fratello. Questo però potrebbe chiamarsi La finestra sulla discarica“. E non aggiunse altro, asserendo che chi era un appassionato del programma sapeva molto bene a cosa si stesse riferendo: a quello che è stato definito in questi giorni l’apice del trash su più versanti. Fra quelli che si sono dissociati dall’attuale conduzione ci sono anche ex partecipanti che non rivedono più nel programma la passione che un tempo lo caratterizzava. “La scelta di far entrare nella casa, seppur per un paio di giorni il Ken umano, si poteva evitare. E’ stata provocatoria – afferma Costanzo – ma ha fatto audience ed è quello che decide nel mondo dello spettacolo e della tv. Non sempre, però, l’audience giustifica le scelte“.

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