ROMA – “Sono cambiati, stanno contraddicendo tutti i nostri valori originari”: parole di Paola Nugnes, senatrice silurata dal Movimento 5 Stelle, dirette ai suoi ormai ex colleghi. I grillini non si sono limitati ad espellerla dalla creatura fondata dal comico ligure e Casaleggio: vogliono che la Nugnes lasci lo scranno di palazzo Madama.
Il governo, di fatto, è spaccato. Da un lato la Lega, con le sue tesi su migranti, sicurezza e finanza. Dall’altro il Movimento. Ma all’interno della stessa compagine grillina ci sono due anime contrapposte che sono riaffiorate proprio con l’espulsione della Nugnes. A guidare una delle due frange è Roberto Fico: “Farà sempre parte del M5S – ha dichiarato il presidente della Camera – non si può cancellare il suo lavoro perché il movimento è un sentire e niente può cancellare 12 anni di lavoro e progetti. Dodici anni di strada percorsa fianco a fianco. Se il movimento è qui oggi lo si deve anche al tassello messo da Paola e non si può far finta di non vederlo”.
Posizione netta, quella di Fico, contro chi ha deciso di scaricare la politica. Posizione che attesta il caos che vive il Movimento, costretto a piegare il capo con il Carroccio e in pieno tracollo elettorale.
