Guerra in Ucraina, l’Unicef: “A rischio 1,5 milioni di bambini”

Crimini e violenza nell'assalto delle truppe russe

(AP Photo/Efrem Lukatsky)

ROMA – “Sono 1,5 milioni di bambini a rischio fame”. L’allarme è dell’Unicef, secondo cui da quando è scoppiata la guerra in Ucraina “dei 3,2 milioni di bambini che si stima siano rimasti nelle loro case, quasi la metà potrebbe essere a rischio di non avere abbastanza cibo”. Le cause sono da ricercare, così come si legge in un comunicato “negli attacchi alle infrastrutture del sistema idrico e la mancanza di energia elettrica hanno lasciato circa 1,4 milioni di persone senza accesso all’acqua in Ucraina. Altri 4,6 milioni di persone hanno solo un accesso limitato. Inoltre il 10 aprile, l’Ohchr aveva verificato 142 bambini uccisi e 229 feriti”. Inoltre sempre l’Unicef sottolinea che “sono circa 4,8 milioni dei 7,5 milioni di bambini ucraini sfollati dall’inizio della guerra”.

Stupri

Secondo Sima Bahous, la giordana direttrice esecutiva dell’agenzia delle Nazioni Unite per le donne in Ucraina in queste settimane di battaglia sono aumentati “i casi riportati di violenza sessuale”. Lo ha riferito al Consiglio di sicurezza dell’Onu. “Questa guerra deve finire – ha aggiunto – Sentiamo sempre più spesso parlare di stupri e violenza sessuale”.

Crimini di guerra

Sarebbero “5.800 i casi di crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina”. Lo ha dichiarato la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova: “Qui stiamo ancora riesumando cadaveri dalle fosse comuni, aggiungendo inoltre: “Ciò che constatato sul campo non sono solo crimini di guerra ma anche contro l’umanità”. Pertanto “l’Ucraina vuole perseguire questi criminali nel Paese, in tribunale ucraini, ovviamente c’è anche il percorso della Corte penale internazionale”. E che i sospettati di tali atrocità sarebbero ben oltre “500, inclusi alti ufficiali militari e alti funzionari russi”.

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