Guerra, più di 4 milioni di disoccupati in Russia a causa delle sanzioni

Guerra, più di 4 milioni di disoccupati in Russia a causa delle sanzioni
Guerra, più di 4 milioni di disoccupati in Russia a causa delle sanzioni

MOSCA – Dalle sanzioni in Russia oltre 4milioni di disoccupati” con “un crollo negli stipendi reali” e “un assalto alle banche”. Nel primo semestre dell’anno, infatti, sono stati ritirati “l’equivalente di 21,6 miliardi di dollari dai conti correnti per avere i contanti a casa”. Lo dicono i dati della Kyiv School of Economics, basato sui dati di Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, Agenzia Internazionale per l’Energia e Banca Centrale Russa. Secondo il direttore di Sberbank “potrebbero essere necessari dieci anni per riportare il Pil russo al livello del 2021”

Calo ricavi

Secondo lo studio che evidenzia come nel secondo trimestre del 2022 l’economia russa avvia subito una contrazione annua del 4,9%, “con il rublo sotto pressione la capacità della Russia di condurre la sua guerra contro l’Ucraina si indebolirà. E se l’Europa smetterà di acquistare il gas russo le entrate russe di petrolio e gas l’anno prossimo scenderanno a un livello criticamente basso”. Per cui la Russia per il prossimo anno “subirà un calo dei ricavi da petrolio e gas di oltre il 40%”. Per cui “da circa 330 miliardi di dollari nel 2022 a 190 miliardi di dollari nel 2023, per toccare i 150 miliardi di dollari all’anno entro la fine del 2023”

La criticità

Secondo gli esperti “una volta che le entrate da petrolio e gas scenderanno al di sotto di un livello critico – che sembra essere di circa 150 miliardi di dollari all’anno – l’equilibrio esterno richiederà un ampio ricorso alle riserve internazionali e/o un forte aggiustamento del tasso di cambio del rublo. In pratica pensiamo che le autorità russe si troverebbero di fronte alla difficile scelta tra lasciare che il rublo si indebolisca e accettare una riaccelerazione dell’inflazione, che comprimerà i redditi reali, o attuare un forte inasprimento della politica, come si è visto questa primavera, per indebolire i deflussi e sostenere il rublo, rallentando l’economia”

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