Guerriglia sull’A1, arrestato un tifoso della Roma

La Questura di Arezzo è al lavoro per individuare i teppisti che hanno bloccato l'Autostrada, non si escludono arresti in flagranza differita

La Questura di Arezzo fa sapere di essere ininterrottamente al lavoro per identificare i teppisti protagonisti della guerriglia in autostrada che ieri ha spezzato l’Italia a metà. Gli ultras del Napoli, diretti a Genova per la sfida a Marassi contro la Sampdoria si sono scontrati con i tifosi della Roma, attesi a Milano a San Siro per l’incontro tra il Milan e i giallorossi.

Nel corso dell’attività investigativa, è stato arrestato con l’accusa di rissa aggravata il tifoso della Roma di 43 anni, che ieri è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo, dopo essere rimasto ferito con un’arma da taglio, alla coscia e al polpaccio, negli scontri tra tifosi giallorossi e napoletani lungo la A1, nei pressi dell’area di servizio di Badia al Pino.

Dopo le cure in ospedale, il tifoso è stato trasferito nelle camere di sicurezza della questura. Le sue condizioni di salute sono giudicate buone. Nella giornata di oggi si terrà l’udienza davanti al giudice del tribunale con il rito direttissimo per la convalida dell’arresto.

Domani si terrà la convalida per direttissima dell’arresto del tifoso ultras della Roma fermato per gli scontri sull’A1. L’uomo, 43 anni, si chiama Martino Di Tosto ed è accusato di rissa aggravata. Già in passato si era reso protagonista di incidenti e scontri tra tifosi. Alle indagini, coordinate dalla procura di Arezzo, collabora anche la Digos di Roma. La polizia sta analizzando le immagini riprese dalla scientifica e al vaglio degli inquirenti ci sono altre posizioni.

Nel frattempo, spiegano dalla questura di Arezzo, continuano le indagini per identificare le centinaia di persone implicate nei tafferugli.

Gli investigatori anche grazie alle immagini delle telecamere e alle riprese fatte dagli automobilisti con i telefonini sono impegnati a tracciare l’identità dei facinorosi. Un’ottantina di tifosi napoletani sono stati subito identificati ieri sera a Genova, dove si erano successivamente recati per vedere la partita. Non si escludono arresti in flagranza differita. 

Coisp: “Stop trasferte per tifoserie violente”

“I gravissimi scontri avvenuti ieri sull’A1 confermano che questi criminali travestiti da tifosi rappresentano un rischio grave e concreto per i cittadini e per le Forze dell’Ordine. I poliziotti intervenuti ieri con professionalità e sangue freddo, a Badia al Pino, sono stati costretti, infatti, a intervenire nelle corsie autostradali aperte alla circolazione e a fare i conti con persone armate di tutto punto, con bastoni e bombe carta, nonché abbigliate in modo da rendere difficile la loro identificazione”. Lo dichiara il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese.”Per questo motivo chiediamo al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di valutare la sospensione delle trasferte fino alla fine del campionato per le tifoserie che si macchiano di episodi di violenza. E per coloro che saranno identificati quali autori degli scontri di ieri, auspichiamo l’applicazione del Daspo a vita. Di fronte a vicende del genere, infatti, l’unica via da applicare è quella dell’assoluta severità”, conclude. 

LaPresse

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