Haiti, rapiti 17 missionari Usa: nel gruppo anche bambini

Un gruppo di 17 missionari statunitensi è stato rapito da una gang armata ad Haiti.

MILANO – Un gruppo di 17 missionari statunitensi è stato rapito da una gang armata ad Haiti. Nel gruppo ci sono anche bambini, 3 secondo la Cnn, che cita una fonte della sicurezza dell’isola. Per la Bbc, si tratterebbe di missionari e loro familiari e il rapimento sarebbe avvenuto vicino alla capitale Port-au-Prince. Il gruppo stava rientrando a casa dopo la visita a un orfanotrofio.

Christian Aid Ministries, organizzazione con sede in Ohio, in un messaggio vocale di circa un minuto mandato a varie missioni religiose, ha lanciato quella che ha definito “un’allerta di preghiera speciale”. Secondo il Washington Post, Christian Aid Ministries ha confermato che le persone rapite sono associate all’organizzazione. “Pregate affinché i membri della gang si pentano”, recita l’audio, in cui si aggiunge che il direttore della missione sul campo è al lavoro con l’ambasciata Usa. Un portavoce del governo Usa ha dichiarato di essere consapevole della notizia del rapimento: “Il benessere e la sicurezza dei cittadini Usa all’estero sono una delle più grandi priorità del dipartimento di Stato”, ha detto.

Il Washington Post riporta che diverse organizzazioni che monitorano i rapimenti a Haiti riferiscono che i missionari sono stati rapiti da una gang molto temuta, ‘400 Mawozo’, nota per prendere di mira gruppi religiosi e che controlla parti di Ganthier, una città a est della capitale, dove i missionari sono stati sequestrati. Negli ultimi mesi il gruppo ha compiuto diversi rapimenti, fra cui quello di aprile ai danni di cinque preti e due suore, incidente che portò università e scuole cattoliche a chiudere in segno di protesta.

Haiti sta facendo nuovamente i conti con un aumento di rapimenti da parte di gang: diminuiti dopo l’omicidio del presidente Jovenel Moise nella sua residenza privata il 7 luglio e a seguito del terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito il sudovest di Haiti ad agosto uccidendo oltre 2.200 persone, hanno ripreso a salire ad agosto. Secondo le autorità, le gang chiedono riscatti che oscillano fra 200 dollari e oltre un milione di dollari. Il mese scorso un diacono è stato ucciso di fronte a una chiesa nella capitale Port-au-Prince e la moglie è stata rapita. Nei primi otto mesi del 2021 la polizia nazionale di Haiti ha registrato almeno 328 rapimenti, mentre in tutto il 2020 ne erano stati registrati 234, stando a un report dell’ufficio Onu di Haiti, il Binuh.

Il rapimento dei missionari Usa giunge pochi giorni dopo che funzionari statunitensi di alto livello si sono recati in visita a Haiti e hanno promesso più risorse per la polizia locale, fra cui 15 milioni di dollari per contribuire ad arginare la violenza delle gang. Fra coloro che hanno incontrato il capo della polizia di Haiti c’è Uzra Zeya, sottosegretaria di Stato per la sicurezza dei civili, la democrazia e i diritti umani: “smantellare le gang violente è vitale per la stabilità di Haiti e la sicurezza dei cittadini”, ha twittato di recente.

“Disordini politici, aumento della violenza delle gang, peggioramento delle condizioni socio-economiche – comprese non sicurezza alimentare e malnutrizione – contribuiscono al peggioramento della situazione umanitaria”, dice nel suo report l’ufficio Onu a Haiti, aggiungendo che “una forza di polizia sovraccaricata e con poche risorse da sola non può affrontare i problemi di sicurezza di Haiti”. Venerdì il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha votato all’unanimità per estendere la missione politica delle Nazioni unite a Haiti.

LaPresse

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