I Minichini ‘braccio armato’ di San Giovanni a Teduccio

I ‘cartelli’ federati con l’Alleanza di Secondigliano contro i Mazzarella

NAPOLI – La faida in corso a Ponticelli è strettamente legata a San Giovanni a Teduccio. E’ quanto evidenziato dagli inquirenti che sono impegnati nell’indagare sulle attività criminose che hanno dato vita all’escalation di violenza che, negli ultimi mesi, ha sconvolto il quartiere di Ponticelli e che vede contrapposti i De Martino ‘XX’, alleati dei De Micco, al ‘cartello’ che vede riuniti i clan De Luca Bossa, Minichini e Casella, a cui si sono aggiunti di recente anche i D’Amico.

Uno scontro che è strettamente legato anche al limitrofo quartiere di San Giovanni a Teduccio e di Barra. I De Luca Bossa-Minichini-Casella, infatti, sono ‘federati’ con i Cuccaro-Aprea di Barra, alleati con i Rinaldi-Reale-Formicola di San Giovanni a Teduccio. Anzi, ci sono rapporti ancora più stretti di una semplice alleanza. Infatti i Minichini rappresentano il ‘braccio armato’ del boss Ciro Rinaldi ‘mauè’.

Il collaboratore di giustizia Luigi Gallo, esponente del clan Rinaldi, a cui è legato da vincoli familiari, e successivamente del clan D’Amico-Mazzarella ha spiegato i rapporti esistenti tra i Minichini e i Rinaldi: “Minichini Michele fa parte del clan di Ciro Rinaldi, la famiglia Schisa di Ponticelli ha uno stretto rapporto con Minichini Michele, contro i Bodo, i Mazzarella e i D’Amico gennarella”.
Ma è il pentito Tommaso Schisa, appartenente al ‘cartello’ Minichini-De Luca Bossa-Schisa a tracciare un quadro ancora più chiaro della situazione e, in particolare, dei rapporti tra il ‘cartello’ di cui fa parte il suo gruppo e il clan Rinaldi: “Minichini Michele, con il suo gruppo, ha agito e agisce sotto le direttive di Rinaldi Ciro mauè, mandante di tutti gli omicidi e le azioni di fuoco contro i Mazzarella”. E aggiunge: “Ho incontrato Minichini Michele a casa di mia madre e mi disse che gli avevano ucciso un fratello. Minichini voleva già farmi conoscere Ciro Rinaldi quando io ero in permesso premio ma ero titubante. Quanto all’omicidio De Bernardo, a cui non ho partecipato pur essendone al corrente perché non mi dettero il permesso di uscire dal carcere, fu Minichini Michele a raccontarmi le modalità esecutive. L’omicidio è stato deciso da Ciro Rinaldi mauè”.

Lo stesso Cristiano Piezzo, esponente dei Mazzarella oggi pentito riferisce su Minichini: “Nella guerra contro i Rinaldi Minichini Michele era quello che organizzava i gruppi per scendere per conto dei Rinaldi nelle zone di piazza Mercato, Forcella, Maddalena”.
Il gruppo di Minichini era il ‘braccio armato’ di Ciro Rinaldi e in cambio ha avuto campo libero su Ponticelli per portare avanti gli affari illeciti.

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