I sindacati avvertono il governo: servono fatti, non c’è più tempo per i diversivi

Fra le varie questioni che saranno portate al tavolo c'è in primis quella della flat tax. Un provvedimento a cui il mondo sindacale guarda con diffidenza

Foto Donato Fasano - LaPresse in foto Maurizio Landini

ROMA – Dalle parole ai fatti. La conferenza nazionale organizzativa della Cisl è l’occasione per i leader dei tre maggiori sindacati italiani di ribadire la propria linea al governo. Bene l’incontro al Viminale con il ministro Salvini del prossimo 15 luglio ma è tempo di passare dalla fase del confronto a quella dell’azione. “Ci aspettiamo risposte alle questioni che abbiamo posto nella nostra piattaforma unitaria. Speriamo che finalmente si possa aprire un confronto vero sui problemi del Paese”, dice la leader della Cisl, Annamaria Furlan.

La replica di Salvini ai sindacati

E a proposito del meeting, che ha creato qualche mal di pancia all’interno del governo, il vicepremier minimizza negando volontà di fagocitare tutti i dossier più caldi. “Penso di essere utile al governo e al presidente del Consiglio, non faccio concorrenza a nessuno”, spiega Salvini. A prescindere da chi sarà l’interlocutore ciò che importa al mondo sindacale è quanto ne seguirà perché, ribadisce Furlan, “non c’è più tempo per diversivi di sorta”.

In discussione anche la Flat tax

Fra le varie questioni che saranno portate al tavolo c’è in primis quella della flat tax. Un provvedimento a cui il mondo sindacale guarda con diffidenza. “La nostra proposta di riforma del fisco è complessiva e strutturale non episodica. In un paese dove la tassazione sul lavoro e sul reddito da lavoro è quasi il 40% e la tassazione sulle rendite di capitale è il 26% si capisce che qualcosa non funziona perché la ricchezza la produce chi lavora”, precisa Maurizio Landini, segretario della Cgil. “Quello che conta e’ ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati poi non mi importa come la vogliono chiamare”, gli fa eco dalla Uil, Carmelo Barbagallo.

La linea dei sindacati: il governo passi dalle parole ai fatti

La posizione con la quale i sindacati si recheranno al tavolo è quella dell’ascolto. Del resto, ragiona Landini, “ci hanno convocato loro”. Le proposte del mondo sindacale sono note dal tempo, ora l’eventuale passo spetta all’esecutivo, aggiunge ricordando pure l’impegno del premier Conte, che a Palazzo Chigi ha incontrato i sindacati autonomi Ugl, Cisal, Confsal, Usb, a un nuovo tavolo in attesa della prossima manovra economica. Per capire in cosa si trasformerà la ‘pace armata’ fra sindacati e governo occorre attendere ancora qualche giorno. Sicuramente nell’incontro il leader Uil, Carmelo Barbagallo ricorderà quanto accaduto in passato. “Ai tempi ho spiegato a Renzi che prendersela con il sindacato porta iella. Cercherò di spiegarlo anche a questi…”, la battuta dal sapore di profezia per mettere tutti sul ‘chi va là!’.

(LaPresse/di Andrea Capello)

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