Pd ‘sciolto’ d’ufficio dagli elettori: il caso Avellino e le nove città conquistate dai Cinque Stelle

Per i dem è un crollo totale: bocciati definitivamente i vertici nazionali. Ora il centrosinistra può fare una cosa sola: ripartire senza Renzi

Luigi Di Maio durante l'ultimo comizio ad Avellino
Luigi Di Maio durante l'ultimo comizio ad Avellino

ROMA – Ad Avellino i Cinque Stelle hanno liberato la città da personaggi come De Mita e Mancino. Hanno messo fine a un predominio democristiano che durava dal dopoguerra. L’ex presidente del Consiglio (anni ’80) e l’ex vicepresidente del Csm si erano uniti per dare manforte al candidato del Pd. Ma al primo turno si sono fermati a poco più del 40%, mentre il M5S con poco più del 20% ha conquistato il ballottaggio. Al secondo turno tutti gli esponenti delle forze in campo, tranne Sinistra italiana, hanno invitato al voto-utile: “Mandiamo a casa i vecchi potenti, votiamo M5S”. E così è stato. La morale è chiara: se nemmeno De Mita e Mancino riescono a far vincere il Pd nella terra più democristiana d’Italia, vuol dire che il cadavere dem è ormai troppo freddo per qualsiasi tentativo di rianimazione. E’ finita un’era. Lo scioglimento non è nemmeno più una possibilità, è un dato di fatto.

Pd partito inesistente e ininfluente: bastonata fatale in Toscana

Il caso Avellino fa rumore per le ‘eccellenze’ democristiane scontitte, ma il crollo del Pd è evidente anche altrove. Soprattutto nella Toscana di Renzi e nell’Emilia Romagna ormai sempre meno rossa. I ballottaggi premiano il Movimento 5 Stelle in 5 città su 7: oltre ad Avellino sono ‘cadute’ anche Imola, storica ‘roccaforte’ emiliana del Pd, Acireale in provincia di Catania. Riconfermate Pomezia (dove il M5S ha sfiorato il 70 per cento) e Assemini (Cagliari). La Toscana, invece, è andata a sindaci della coalizione di centrodestra, a riconferma della ‘luna di miele’ degli italiani con le politiche del ministro dell’Interno Salvini.

Avellino primo capoluogo campano che passa al M5S. In totale 9 sindaci al Movimento

Nella  tornata amministrativa che si è chiusa ieri sera, sono stati eletti in totale 9 sindaci del Movimento 5 Stelle: “I nostri candidati – fanno sapere dal Movimento – con una sola lista hanno battuto le accozzaglie di decine di liste composte da quelle persone che hanno sempre fatto il bello e il cattivo tempo in queste città. Davide ha battuto di nuovo Golia. Con una lista, pochi fondi ma tanto amore per queste città e per questo Paese”.

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