Il Movimento 5 Stelle rischia di far cadere il Governo

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Giuseppe Conte, sullo schermo Mario Draghi

ROMA – Crisi di governo, acque agitane nei 5S dove sono in tanti che vorrebbero lasciare l’esecutivo. E Di Maio ha detto che “staccare la spina al governo sarebbe da irresponsabili”. Intanto la tensione non accenna a diminuire anche in prossimità del voto di fiducia al Senato sul DL Aiuti.

Il pronto intervento

E’ così che al 5S entra in soccorso il Pd consegnando al premier Mario Draghi il documento che include le nove priorità. Per il vicesegretario del Partito Democratico, Peppe Provenzano “è questa la chiave di volta: sia durante questa esperienza di governo, sia per le future alleanze. La grande sfida per i progressisti – ha proseguito – è dare risposte ora sui salari e sul welfare al governo, e con una proposta di radicale cambiamento per vincere le elezioni”. Mentre responsabile enti locali del Pd, Francesco Boccia si è mostrato ottimista sottolineando: “Penso che il M5S non romperà. Sta ponendo dei temi che devono essere oggetto di un confronto politico”

Il nuovo Movimento

E Giovanni Toti lancia ‘Italia al Centro’, il movimento che si propone di rompere l’attuale bipolarismo. Presenti alla prima convention nazionale pezzi da novanta come Mastella e Calenda. Nella Capitale sono convenuti oltre ai 12 parlamentari che fanno riferimento a Toti, anche i 16 amministratori regionali, i 42 sindaci e gli oltre 600 amministratori territoriali che Italia al Centro esprime. “Le attuali coalizioni – ha detto il fondatore – non esistono più, sono solo cooperative elettorali. L’attuale sistema politico è finito. Per questo serve una nuova legge elettorale che prenda atto di questa nuova fase e la fotografi con un proporzionale con sbarramento”.

L’allarme di Zingaretti

Nicola Zingaretti ha lanciato l’allarme dicendosi d’accordo con Franceschini sul fatto che “se il M5s fa cadere il governo salta anche l’alleanza”. Intanto il Governo lavora su temi come sociale e lavoro prima dell’incontro di Draghi con i sindacati di martedì per parlare anche di rinnovo dei contratti, taglio del cuneo fiscale e della proposta sui minimi salariali, per il contrasto al lavoro povero.

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