Il papa aprirà l’assemblea della Cei, sul tavolo linee guida anti-pedofilia

Il tema principale riguarderà le missioni (ai lavori parteciperanno anche quindici missionari)

Foto Osservatore Romano - LaPresse cronaca 05 03 2018 Città di Vaticano Papa Francesco riceve in udienza i Vescovi della Conferenza Episcopale del Vietnam, giunti a Roma per la visita ad Limina. La Chiesa Cattolica Vietnamita Nella Foto: la conferenza DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE

ROMA – L’assemblea generale della Cei che approverà le linee guida sulla lotta alla pedofilia nella chiesa è alle porte. Lunedì 20 maggio, nel pomeriggio, sarà Papa Francesco, come sempre, ad aprire i lavori. E le sue parole condizioneranno inevitabilmente la tre giorni di dibattito a porte chiuse tra i vescovi. Martedì 22 alle 9 il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, presenterà la sua introduzione e giovedì 23 è fissata la conferenza stampa di chiusura.

I temi principali affrontati dall’assemblea

Il tema principale riguarderà le missioni (ai lavori parteciperanno anche quindici missionari). Ma sul tavolo, oltre alle linee che le diocesi dovranno seguire per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, c’è un aggiornamento sull’incontro di riflessione e spiritualità per la pace nel Mediterraneo, in programma a Bari, dal 19 al 23 febbraio 2020. E una prima proposta di Orientamenti pastorali per il quinquennio 2020-2025. Vista la vicinanza con le elezioni europee del 26 maggio, è probabile che i prelati discuteranno anche del futuro dell’Unione.

Migranti e misure contro la pedofilia

Sul meeting di Bari, il presidente della Cei ha già detto, in apertura dei lavori del comitato organizzatore, che l’attesa è altissima: “Sul Mediterraneo, frontiera di pace, dobbiamo osare la pace”. L’argomento fa prevedere che durante l’assemblea generale si parlerà di migranti, soprattutto se le 65 persone bloccate in mare sulla Sea Watch non avranno ancora trovato un porto sicuro. La posizione della Chiesa, anche questa volta, non lascia spazio a interpretazioni. “Il Mediterraneo, se non unisce, può dividere il mondo, e chi soffre di più per questa divisione, direbbe il Papa, sono sempre i poveri”, ha ricordato Bassetti.

(LaPresse/di Maria Elena Ribezzo)

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