Ilva, commissari: cosa accade se salta vendita? Non sappiamo rispondere

Cosa succederebbe se saltasse accordo con Mittal? Non siamo in grado di poter dare una risposta, ci sono molteplici ragioni per una conclusione non positiva. Il Ministero ci ha ribadito di proseguire su binari paralleli, la nostra competenza è andare avanti su dinamiche operative e piano ambientale".

Roma, 1 ago. (AWE/LaPresse) – “Cosa succederebbe se saltasse accordo con Mittal? Non siamo in grado di poter dare una risposta, ci sono molteplici ragioni per una conclusione non positiva. Il Ministero ci ha ribadito di proseguire su binari paralleli, la nostra competenza è andare avanti su dinamiche operative e piano ambientale”. Così Enrico Laghi, uno dei tre commissari straordinari dell’Ilva, nel corso di un’audizione in Senato. “È uno scenario che non abbiamo preso in considerazione”. “Riguardo una eventuale nazionalizzazione i costi per questi scenari non sono stati effettuati, se ci sarà chiesto faremo le valutazioni. Al momento siamo impegnati nelle attività finalizzate alla conclusione del contratto”. Così Enrico Laghi, uno dei tre commissari straordinari dell’Ilva, nel corso di un’audizione in Senato.

Le finanze infatti

La previsione finanziaria stima l’esaurimento di cassa a settembre 2018, mentre le stime per ottobre sono di una cassa a -41 milioni, quindi -81 a novembre e di un ‘rosso’ di 132 a dicembre. Così nella relazione dei commissari straordinari Ilva presentata in Senato. I vincoli alla produzione hanno avuto un impatto negativo sui risultati economici; il margine è in crescita ma l’incidenza dei costi fissi è aumentata al calare della produzione. Dal 2015 gli interventi sulla gestione hanno comunque limitato il ricorso a finanziamenti statali a supporto della continuità aziendale. Inoltre, nonostante la crisi, dal 2015 l’Amministrazione straordinaria ha speso più di 800 milioni di euro in manutenzione e ha provveduto a realizzare tutti gli interventi necessari in materia di salute, sicurezza e conservazione del sito. Gli Interventi finanziari a sostegno della procedura di amministrazione straordinaria ammontano a circa 2.1 miliardi di Euro. Dal 2015 sono stati emessi 788 milioni di euro di ordini a beneficio dell’indotto locale. Lo scaduto fornitori ammonta a circa 30 milioni, di cui solo il 10% è superiore a 60 giorni.

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