Ilva, Mittal incontra i sindacati: “Buon inizio”

L'impegno era di evitare ogni esubero e accogliere 10.700 assunti nella nuova società

Stabilimento siderurgico dell'Ilva a Taranto
Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

ROMA – Quattro mesi dopo la maratona notturna, le trattative sul filo e infine la firma è arrivato il momento si fare il punto sul gruppo Ilva. Il 6 settembre infatti Arcelor Mittal prese in consegna l’acciaieria con un piano di investimenti di 2,4 miliardi di euro tra componente ambientale e industriale sino a metà 2023.

Ilva, l’incontro tra Mittal e sindacati

L’impegno era di evitare ogni esubero e accogliere 10.700 assunti nella nuova società. Oltre a rispettare tutti i parametri ambientali per il sito di Taranto, vero punto dolente per economia e salute della zona. Dal 1/o gennaio l’intesa è entrata nella fase attuativa. E per questo motivo è andato in scena nella sede di Confindustria il primo incontro dell’anno tra azienda e sindacati.

Il risultato? Per i sindacati il voto è buono, seppur dopo un rendez-vous “interlocutorio”; mentre l’azienda rivendica quanto fatto giudicando il confronto assolutamente “positivo”.

Già inviate le proposte di assunzione

Al momento l’azienda ha inviato 10.912 proposte di assunzione e sono stati assunte 10.600 persone su tutto il gruppo, di cui 10.287 con contratto metalmeccanico, 202 in ArcelorMittal Maritime e 100 in ArcelorMittal Energy. Resta un delta di 93 persone rispetto al target dei 10.700. Ma calcolando che ci sono più di 30 contratti a tempo determinato nel settore metalmeccanico, si arriva a una differenza di 62.

L’azienda mostra soddisfazione per questi numeri, tanto che la responsabile del personale di Arcelor Mittal Italia Annalisa Pasquini ammette: “Oggi mettiamo le ruote dell’aereo sulla pista di atterraggio. L’incontro è stato positivo e ora si apre la fase normale della vita di un’azienda”.

Ok l’aspetto ambientale

Bene anche l’aspetto ambientale, visto che, come spiega il leader Fim Cisl Marco Bentivogli, “gli avanzamenti del piano ambientale tengono fede alle scadenze e la copertura dei parchi minerari, opera primaria chiesta dal sindacato durante la trattativa, vedrà la sua realizzazione alla fine del 2019 e al 30 aprile vedrà terminata la metà degli archi di copertura”.

Produzione e piano industriale

“L’incontro di oggi con Arcelor Mittal è servito a ripristinare un’interlocuzione che negli ultimi mesi era venuta a mancare e ad avere un quadro sull’attività che l’azienda sta svolgendo a 360 gradi. Tuttavia a mio avviso non è ancora sufficiente, serve proseguire il confronto – gli fa eco il segretario generale Uilm Rocco PalombellaAbbiamo 2mila lavoratori in Cigs, devono assumerli tutti”. Da oggi per la Fiom-Cgil di Rosario Rappa da oggi inizia invece “un percorso di monitoraggio”, e l’obiettivo rimane “produzione annua di sei milioni di tonnellate di acciaio”. Insomma si prosegua sul piano industriale, l’inizio sembra promettere bene.

(LaPresse/di Alessandro Banfo)

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