Impeachment, si apre il processo al Senato. Trump: “Vendetta politica”

Gli occhi del mondo sono puntati su Washington e sulle accuse rivolte al repubblicano, abuso di potere e ostruzione al Congresso

(Photo by JIM WATSON / AFP)

MILANO – Si apre in un durissimo scontro tra democratici e repubblicani il processo d’impeachment in Senato nei confronti del presidente Donald Trump, il terzo nella storia Usa. Gli occhi del mondo sono puntati su Washington e sulle accuse rivolte al repubblicano, abuso di potere e ostruzione al Congresso. Ma il tycoon non è al Campidoglio, e neppure nel suo Paese: è al Forum di Davos, dove si concentra piuttosto su dazi e relazioni commerciali. La Casa Bianca diffonde il suo punto di vista sulla faccenda. Non diverso da quello già molte volte espresso con le espressioni “caccia alle streghe” e “bufala”: è “una sfacciata vendetta politica”.

La decisione della Camera

Dopo che la Camera a maggioranza Dem a dicembre ha detto sì all’impeachment e deciso i capi d’accusa, ora il campo si sposta al Senato controllato dal Gop. Lo scontro è aperto: i democratici si oppongono alle regole proposte dal leader repubblicano Mitch McConnell, accusato di voler comprimere la discussione e velocizzare l’iter, con l’obiettivo di ridurre la visibilità del processo e prosciogliere il tycoon. Lo ha detto chiaramente il presidente della commissione Intelligence della Camera, che guida il team dei manager dell’accusa, Adam Schiff. Vogliono che il processo si “protragga nella notte”, “sperando che il popolo americano non stia guardando”, “questo non è l’iter per un processo giusto, lo è per un processo truccato”.

Il programma McConnell

Secondo il programma di McConnell, infatti, le parti avranno rispettivamente 24 ore su 2 giorni per le dichiarazioni d’apertura. Quindi, visto che le udienze iniziano alle 13 locali (le 19 italiane), i dibattiti proseguiranno fino all’1 di notte o più. McConnell “ha scelto di insabbiare”, è un “progetto deliberato per nascondere la verità”, ha aggiunto la speaker della Camera, Nancy Pelosi. Anche lei in Europa per i 75 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.

McConnell ha aperto l’udienza promettendo un processo “giusto”, avvertendo che la seduta proseguirà fino a quando le sue regole saranno approvate. “Gli avvocati del presidente avranno finalmente un campo ad armi pari”, ha detto il repubblicano. Il primo test prevede il voto sulle regole e, secondo le previsioni, la maggioranza Gop è allineata sull’approvazione. I democratici vogliono anche che nuovi testimoni e documenti siano ammessi, richiesta cui i repubblicani si oppongono. Tra i senatori chiamati a giudicare Trump ci sono anche quattro suoi potenziali rivali alle urne, candidati alle primarie Dem (i quali, quindi, salteranno tappe della campagna elettorale).

La linea del presidente Trump

“Sono sicuro che andrà tutto bene”, ha detto Trump a Davos, per cui il processo d’impeachment cade in campagna elettorale in vista delle presidenziali di quest’anno. Il magnate continua ad affermare di non aver violato regole, nel chiedere a Kiev di indagare il rivale politico Joe Biden e il figlio Hunter. O nell’aver bloccato gli aiuti militari come ‘leva’ per convincerli ad annunciare l’inchiesta. Se i senatori accetteranno l’iter proposto da McConnell, ha detto Schiff, “non sarà provata l’innocenza del presidente, ma solo la colpevolezza del Senato nel lavorare con il presidente per impedire alla verità di venire fuori”.

(LaPresse/AP)

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