In fiamme 2 camion dei rifiuti

Raccolta a rilento per la mancanza dei compattatori danneggiati. Indagano i carabinieri

MADDALONI – Due autocompattatori della società Buttol sono stati danneggiati dalle fiamme (nella foto) che qualcuno ha appiccato nell’area di un’azienda posta a fianco di quella della raccolta rifiuti. I danni non sono ingenti ma i due mezzi non possono al momento essere utilizzati per le attività di igiene urbana del territorio. I primi effetti si sono subito avvertiti ieri e l’altro ieri. L’episodio si è verificato nel giornata di domenica, Ferragosto. Del caso si sono occupati i carabinieri della Compagnia di Maddaloni che hanno visionato le immagini di un impianto di videosorveglianza. Da quelle immagini non emerge un’azione dolosa ma non si esclude che chi appia appiccato le fiamme avesse intenzione di creare problemi anche al deposito dei mezzi della Buttol. Di certo le fiamme hanno raggiunto i mezzi in quel momento parcheggiati dopo essersi propagate da alcune sterpaglie circostanti la struttura. Con i due mezzi fermi i problemi che si sono verificati si sommano alla riduzione del personale e così la raccolta di rifiuti, con mezzi ridotti, va al rilento. Ritardi nella rimozione in via Libertà. Operazioni supplementari per i camion in servizio con conseguente dilazione dei tempi di rimozione del materiale. In campo anche il personale stagionale. Problemi, senza un adeguamento del numeri dei mezzi a disposizione, potrebbero registrarsi dalla prossima settimana. Intanto, il nuovo appalto per l’igiene urbana è stato trasmesso alla stazione unica appaltante: il contratto attuale con la Buttol va verso il termine. La strategia di sostenibilità finanziaria del capitolato d’appalto fondato sulla ‘spending review’ pare essere ormai tramontata. Il sistema doveva reggersi su una manovra che cancellava la figura del direttore generale e il costo dei quadri dirigenziali. Poi, sarebbero state sforbiciate almeno 12 unità in eccesso. Invece, oltre ai pensionamenti, l’effetto quota cento e l’imprevedibile il decesso di sette operatori hanno fatto saltare le previsioni. Si è passati dal taglio dei costi alla mancanza di personale. Ma questo è ormai il passato. In attesa delle decisioni della stazione unica appaltante, si studia il nuovo capitolato d’appalto che supera il caso del contestato gestore unico di tutti i servizi.

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