Industrie, fatturato in aumento. Tria: “C’è ancora tanto da lavorare”

Il ministro dell'Economia prevede una stagnazione: "I dati ci dicono questo"

Il ministro dell'Economia Giovanni Tria

ROMA – L’Istat registra a novembre 2018 un aumento dello 0,1% del fatturato dell’industria rispetto al mese precedente dovuto all’energia, al netto della quale c’è un calo dello 0,2%. Mentre gli ordini diminuiscono dello 0,2%. Su base annua, emerge un incremento dello 0,6% delle vendite (nei dati corretti per il calendario) e una flessione del 2% degli ordini.
   


Il lieve calo

L’Istituto segnala “un progressivo rallentamento della crescita con segnali di flessione degli ordinativi” a novembre, dovuti alla “debolezza della domanda interna” (-4,4% su anno). Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, il fatturato aumenta dell’1,9% per i beni strumentali e cala dell’1% sia per i beni di consumo sia per i beni intermedi. Nella manifattura, il settore del coke e dei prodotti petroliferi raffinati registra la crescita tendenziale più rilevante (+13,5%), mentre l’industria farmaceutica mostra la flessione maggiore (-9,7%). Per gli ordini, la diminuzione più marcata si rileva nei mezzi di trasporto (-11,2%).
   


Tria: momento di stagnazione

“Prevediamo una situazione di stagnazione, spero temporanea, questo dicono i dati”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, al termine della sua visita a Mosca a proposito della situazione dell’economia italiana. “Metterei l’accento sul termine ‘apparenti’ quando si parla delle divisioni all’interno del governo”. Ha detto ancora Tria: “Si discute sulle politiche, come è normale, non vedo contrasti”. Per quanto riguarda, inoltre, i crediti deteriorati delle banche “l’andamento degli Npl va bene, si stanno riducendo costantemente secondo gli impegni e i programmi europei, questo è certificato e quindi su questo fronte non c’è nessun problema”, ha sottolineato il ministro.

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