Inferno francese: in fiamme nella notte un impianto chimico classificato ‘Seveso’

L'incendio è divampato intorno alle 3 per cause ancora da chiarire

Incendio in Francia, vigili del fuoco al lavoro (Photo by GEOFFROY VAN DER HASSELT / AFP)

PARIGI – Le fiamme, improvvise, che si diffondono in pochi secondi. La paura, tanta, anche pensando a quelle che potrebbero essere le conseguenze. Questa notte un incendio di vaste proporzioni è divampato nella Capitale francese. Ad andare in fiamme un impianto chimico della società Lubrizol che produce additivi per lubrificanti, a Rouen.

L’incendio nell’impianto chimico classificato ‘Seveso’

Erano circa le tre quando qualcosa ha dato vita a quello che, in queste ore, è diventato un vero e proprio inferno. I timori di quello che potrà essere sono tantissimi e giustificati. Questo perché, sulla base della direttiva europea che impone agli Stati membri di identificare i propri siti a rischio, l’impianto in questione è classificato ‘Seveso’, il ché non può far altro che alimentare la preoccupazione degli abitanti. La dinamica è ancora avvolta in un alone di mistero. Non si ha notizia, infatti, delle cause che hanno provocato le fiamme. Quel che è certo è che l’enorme nuvola di fumo nero è ben visibile anche a chilometri di distanza. Alla notizia dell’incendio si è subito attivata la macchina dei soccorsi. Sul posto, infatti, sono intervenuti oltre 130 vigili del fuoco che si sono divisi in più squadre.

I soccorsi

Alcuni stanno intervenendo per domare le fiamme, altri invece hanno formato un cordone di sicurezza necessario ad isolare la zona. Al momento è stato evacuato un perimetro di 500 metri intorno al sito. Nel frattempo le autorità hanno fatto un appello agli abitanti di ben dodici Comuni, tra cui Rouen, ai quali è stato chiesto di non uscire per alcun motivo dalle proprie abitazioni. Si tratta di una zona nella quale vivono almeno 500mila persone. Il prefetto della Normandia Pierre-Andrè Durand ha aggiunto che tutte le scuole vicine all’area del disastro rimarranno chiuse fino a data da destinarsi. I risultati delle prime analisi non hanno rivelato alcuna tossicità acuta ma, nonostante questo, è necessario rimanere prudenti e limitare ogni tipo di uscita.

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