Insulti razzisti, i calciatori lasciano il campo per solidarietà al compagno di squadra

Succede a Bologna. L'atleta di colore è scoppiato in lacrime dopo essere stato chiamato "negro di m...". Le carte inviate alla Procura Federale.

Una foto di gruppo dell'A.C. Saragozza (© www.acsaragozza.it)
Una foto di gruppo dell'A.C. Saragozza (© www.acsaragozza.it)

Una giornata nera per lo sport

Insulti razzisti rivolti a un giocatore durante una partita di calcio, una rissa conseguenza delle tensioni in campo e la partita sospesa per il ritiro della squadra dell’atleta offeso. “Negro di m…” è l’epiteto che un giocatore del Real Basca ha rivolto a Bouzidi, giocatore dell’A.C. Saragozza. Un’offesa gravissima, poi estesa anche a un altro giocatore di colore, Keita. Le due squadre si affrontavano nell’ambito del campionato di Terza Categoria. I compagni dei due calciatori bersagliati dagli insulti razzisti hanno deciso, di comune accordo e insieme alla dirigenza della società sportiva che ospitava l’incontro, di mettere fine alla partita immediatamente, dimostrando un alto senso civico e grande rispetto per le regole basilari del vivere civile.

Le carte alla Procura Federale

Ecco la ricostruzione dell’agenzia LaPresse: “Il Giudice Sportivo del Comitato Regionale Emilia Romagna Delegazione di Bologna ha chiesto l’intervento della Procura Federale, in riferimento alla gara del campionato di Terza Categoria tra il Saragozza e il Real Basca, sospesa dopo che la squadra di casa ha deciso di lasciare il campo come forma di protesta contro una presunta offesa razzista rivolta a un proprio giocatore, di origini marocchine, da parte di un atleta avversario. Come si legge nel comunicato, il Giudice Sportivo “letti gli atti ufficiali, valutata la necessità di acquisire ulteriori elementi al fine di valutare e omologare la gara, trasmette gli atti alla Procura Federale per ulteriori accertamenti”.

Il comunicato della società sportiva

Ecco il comunicato stampa diffuso dall’Associazione Calcio Saragozza dopo l’incontro:

“La vittoria più importante nella storia del Saragozza anche se la partita è stata interrotta, la vittoria, con tutta probabilità, sarà assegnata agli avversari dal Giudice Sportivo e la squadra verrà penalizzata. A metà della ripresa Taipi ha apostrofato Bouzidi con l’epiteto “negro di m…” e, poi, unitamente a un tifoso del Real Basca sceso nel prato dopo avere scavalcato le rete, ha esteso l’offesa a Keita. Ne è scaturita una rissa generale, sedata a fatica dall’arbitro con l’aiuto degli altri giocatori e l’intervento di tecnici e dirigenti delle due panchine.

Keita, il più agitato, è stato letteralmente trasportato fuori dal campo e lì, ai bordi della linea laterale, ai piedi della panchina, si è sciolto in un irrefrenabile pianto a dirotto. Di Stefano, capitano oggi in sostituzione dell’infortunato Pelella, d’intesa, unanime, con compagni e dirigenti, ha ritirato la squadra, anche se la partita, sul punteggio di 1-1, non era finita.

Ed ha così correttamente interpretato il codice dell’A.C. Saragozza che al “Preambolo” recita: “L’Associazione Calcio “A. C. SARAGOZZA” è una società sportiva fondata da alcuni amici, senza fine di lucro, che ha come oggetto sociale la gioia della vittoria nel gioco del calcio. L’appartenenza alla “A. C. SARAGOZZA” non è libera a tutti, ma è riservata soltanto a quei pochi che:

1. condividono lo scopo sociale e, quindi, provano gioia per la vittoria soltanto se è stata raggiunta con assoluta lealtà e nel rigoroso rispetto delle regole, sia in campo sia nella vita;

2. mettono al servizio della squadra, senza fine alcuno di lucro, tutte le loro capacità e la loro fantasia;

3. si comportano secondo intelligenza in ogni manifestazione della loro personalità”.

Vittoria è stata, nonostante la presumibile sconfitta “a tavolino”, perché ha vinto la civiltà sulla barbarie. Il Saragozza, oggi più che mai in formazione d’emergenza per gli innumerevoli infortunati, ha disputato una partita, anzi tre quarti di partita, positiva, che avrebbe meritato di far sua per la superiorità dimostrata.

E’ andato in rete il Saragozza al 21’ su calcio di rigore, concesso per l’atterramento in area di Saravi e trasformato con freddezza da Bouzidi. Il Basca non si è mai reso pericoloso e il Saragozza non è riuscito a raddoppiare. Nella ripresa, come purtroppo succede da qualche domenica a questa parte, il Basca ha trovato il pareggio servito su un piatto d’argento dal puntuale, unico, errore di un difensore del Saragozza, che ha “svirgolato” un facile rinvio al volo: il pallone è finito sui piedi di Lipari che ha servito Dall’Ollio che ha trafitto Bratta. I tentativi di ritornare in vantaggio sono finiti con la rissa che si è detto e il ritiro della squadra.

La prova di oggi ci rende orgogliosi di appartenere al Saragozza, anche se il gesto del ritiro per avere ricevuto una gratuita offesa, soltanto malvagia, dovrebbe essere, per tutti, un gesto normale, semplice, immediato. Campionato 3° categoria Girone A XII° giornata –andataDomenica 28 novembre 2021 ore 14.30 Campo Vasco de Gama SARAGOZZA REAL BASCA: sospesa al 66’ (1-1) A.C. SARAGOZZA: Bratta, Bonini (61’ Federici), Scarano, Valicenti, Colliva, Di Stefano (cap.), Keita, Saravi, Forciniti, Bouzidi, Mauceri. A disposizione: Rovesti, Gazzotti, Petrocelli, Colamaria. Allenatore: Monetti REAL BASCA: Girotti, Albanese, Migliaccio (46’ Dall’Olio S.), Taipi, Vruna, Barbieri, Fofana, Konika A. (cap.), Vergari, Lipari, Chimenti (46’ Scaglioni). A disposizione: Vignoli, Baglio, Dall’Olio G., Vergara, Sellitto, Vruna. Dirigente: Konika Arbitro: Vincenzo Cangemi di Bologna Note: sospesa al 66’ per ritiro dell’A.C. Saragozza. Reti: Bouzidi (21’ rig.) Dall’Olio (49’)

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