Istat, Intesa Sp: nessun recupero Pil in vista, rischi al ribasso

"Dopo la stagnazione del Pil nel terzo trimestre, le indagini non segnalano un recupero sostanziale nei mesi finali dell’anno".

Milano, 27 nov. (AWE/LaPresse) – “Dopo la stagnazione del Pil nel terzo trimestre, le indagini non segnalano un recupero sostanziale nei mesi finali dell’anno”. Così Paolo Mameli, senior economist Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, sugli indici di fiducia Istat a novembre, quando si è registrato un calo sia delle famiglie sia delle imprese. “Soprattutto, non ci sono segnali di un ritorno alla crescita a inizio 2019”, prosegue l’economista. La fiducia dei consumatori è scesa più del previsto, dopo essere aumentata nei due mesi precedenti, mentre l’indice composito sul morale delle aziende diffuso dall’Istat è calato per il quarto mese a novembre, a 101,1 da 102,5 di ottobre.

dunque

Si tratta di un minimo dal dicembre del 2016. “Ci aspettiamo nel trimestre corrente una crescita congiunturale limitata allo 0,1% trimestrale, che lascerebbe la crescita media nel 2018 a 1%. Ma i rischi su questa stima appaiono verso il basso”. Mameli evidenzia che “nel caso in cui la stagnazione si protraesse alla prima parte dell’anno prossimo, ne deriverebbe una significativa revisione al ribasso della nostra stima di crescita per l’anno prossimo, peraltro già da diversi mesi inferiore al consenso (0,9%)”.

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