Istat, vola l’export: +18,2% nel 2021. Record prezzi import a +9%

Vola l'export dell'Italia che fa registrare un +18,2% nel 2021, e supera i livelli pre-Covid, mentre è record per i prezzi all'import con un +9%.

ROMA – Vola l’export dell’Italia che fa registrare un +18,2% nel 2021, e supera i livelli pre-Covid, mentre è record per i prezzi all’import con un +9%. E’ il quadro tracciato dall’Istat, che offre un aggiornamento dei dati nella nota sul commercio con l’estero e prezzi all’import.

Con le importazioni che raggiungono il 24,7%, la bilancia commerciale a fine anno – osserva l’Istituto di statistica – segna una stima pari a +1.103 milioni di euro, in calo rispetto a dicembre 2020 (+6.790); nel 2021 l’avanzo commerciale si porta a +50.416 milioni (da +63.289 del 2020) mentre l’avanzo dell’interscambio di prodotti non energetici raggiunge +89.452 milioni (era +85.656 nel 2020).

Nel 2021 “l’export risulta in forte espansione” – rileva l’Istat – e “sale a livelli superiori a quelli del 2019. L’import è aumentato del 24,7%”. Nella media del 2021 i prezzi all’import “segnano una crescita del 9%, la più alta dal 2005; al netto dell’energia, i prezzi crescono in media d’anno del 4,7%”. Per i prezzi all’import “il nuovo rialzo congiunturale di dicembre è dovuto in particolare alle dinamiche di beni di consumo e beni intermedi”. A dicembre 2021 “i prezzi all’importazione crescono dello 0,9% su base mensile e del 15,6% su base annua”.

Entusiasta il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta: “Anche nel 2021, l’Italia si conferma come un Paese vocato all’esportazione; è un indubbio segnale di straordinaria vitalità della nostra economia”. In prospettiva questi dati assumono per Brunetta un valore politico, oltre che economico: “Mai come ora è importante consolidare e rendere strutturale la crescita che abbiamo registrato nel 2021”.

Su dicembre 2021 – mette in evidenza l’Istat – “si stima una flessione congiunturale per le esportazioni (-1,1%) e un aumento per le importazioni (+7,5%)”. Nell’ultimo trimestre del 2021, rispetto al precedente, “l’export cresce del 2,4%, l’import del 7,5%”. Il contributo maggiore “all’aumento tendenziale” dell’export arriva da prodotti petroliferi raffinati (+82,2%), sostanze e prodotti chimici (+22,5%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+21,4%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+16%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+12%); in calo le vendite di autoveicoli (-1,5%)”. Sull’anno i Paesi che contribuiscono di più all’export nazionale sono gli Stati Uniti (+32,5%), Germania (+18,1%), Francia (+15,3%), Paesi Opec (+32%) e Belgio (+31,4%); diminuiscono invece le vendite verso Regno Unito (-10,2%), Paesi Asean (-7,6%) e Paesi Mercosur (-3,8%). Nonostante il calo di dicembre – analizza l’Istat – “la dinamica dell’export nel quarto trimestre del 2021 è positiva nel confronto con il trimestre precedente. Su base annua, l’export registra una forte crescita, sostenuta soprattutto dal commercio con i paesi dell’area Ue”.

di Tommaso Tetro

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