Italia-Francia, fonti del Viminale: “Altre incomprensioni al confine”

Il Viminale ha già contattato i francesi, pretendendo rispetto e ragionevolezza

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 06-07-2018 - Roma Politica Viminale. Conferenza stampa su "Operazione spiagge sicure". Nella foto Matteo Salvini Photo Vincenzo Livieri - LaPresse 06-07-2018 - Rome Politics Viminale. Press conference on Safe beaches operations. In the picture Matteo Salvini

ROMA – “Altre incomprensioni” tra Francia e Italia “per questioni di confine”. Lo riferiscono fonti del Viminale. “Questa volta si tratta del comportamento della polizia doganale di Parigi. Sempre più frequentemente alcuni agenti salgono a bordo dei treni italiani, a Modane, per operazioni di controllo che tengono fermi i convogli. Il risultato sono forti ritardi che danneggiano i viaggiatori e le imprese.

Problemi anche per i responsabili dei treni italiani. In alcuni casi i convogli sono partiti con le Forze dell’Ordine ancora a bordo, e la circostanza ha fatto scattare reazioni particolarmente stizzite da parte di Parigi. Il responsabile che ha dato il via libera alla partenza (il capotreno italiano) rischia una misura detentiva doganale. Per opposizione allo svolgimento di funzioni, reato punibile con un anno di reclusione e multa da 15mila euro.

Il Viminale ha già contattato i francesi, pretendendo rispetto e ragionevolezza. L’auspicio è individuare immediatamente un punto di equilibrio, uniformando le operazioni di controllo”.

La procura indaga sui blitz degli agenti francesi a Bardonecchia

Sulla vicenda di Bardonecchia la procura di Torino vuole vederci chiaro. E apre un fascicolo sui controlli effettuati venerdì da agenti delle dogane francesi in un locale gestito da una ong che ospita migranti. L’inchiesta è per ora a carico di ignoti perché la procura non conosce le generalità degli agenti francesi. E i reati ipotizzati sono abuso d’ufficio, violenza privata aggravata e violazione di domicilio aggravata. Gli inquirenti valuteranno la sussistenza degli estremi per l’iscrizione anche del reato di perquisizione illegale. E sono stati già disposti accertamenti, acquisizioni di documenti ed audizioni di testimoni.

Intanto il ministro francese dei Conti pubblici Gérald Darmanin, responsabile per le dogane, ribadisce che non ci sono state irregolarità ma aggiunge: “L’Italia è una nazione sorella. Mi recherò lì nei prossimi giorni per discutere con le autorità italiane dell’incidente alla stazione di Bardonecchia. Nell’attesa ho chiesto alla dogana francese di sospendere i controlli”.


(LaPresse)

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