Juve, ultima chiamata Champions. Pirlo: “L’Inter campione brucia”

Il derby d'Italia della penultima giornata di Serie A da possibile match scudetto si è trasformato in un dentro o fuori per la Vecchia Signora, con l'acqua alla gola dopo la batosta con il Milan e costretta a fare bottino pieno nelle prossime due uscite

Foto LaPresse - Tano Pecoraro09 05 2021 Torino - (Italia)Sport CalcioJuventus vs MilanCampionato di Calcio Serie A TIM 2020/2021 - Stadio “Allianz”nella foto: pirloPhoto LaPresse - Tano Pecoraro09 May 2021 City Turin - (Italy)Sport SoccerJuventus vs MilanItalian Football Championship League A TIM 2020/2021 - “Allianz” Stadiumin the pic: pirlo

TORINO – Difficile immaginare una sceneggiatura più intrigante a 180 minuti dai titoli di coda sul campionato. Dopo averne interrotto il dominio in Italia, l’Inter può estromettere la Juventus anche dall’accesso alla Champions League. Il derby d’Italia della penultima giornata di Serie A da possibile match scudetto si è trasformato in un dentro o fuori per la Vecchia Signora, con l’acqua alla gola dopo la batosta con il Milan e costretta a fare bottino pieno nelle prossime due uscite. Per poi sperare in passi falsi altrui.

Juve-Inter di per sé non è mai una partita banale, a maggior ragione dopo lo scambio di ‘complimenti’ nell’ultimo faccia a faccia tra Andrea Agnelli e Antonio Conte, il grande ex che ha messo i primi mattoni sulla dinastia torinese e che adesso potrebbe affondare definitivamente il progetto tecnico bianconero. Il fatto che i nerazzurri siano reduci da settimane di festeggiamenti e abbuffate non toglie nulla a una gara di cartello. Non a caso l’Inter si presenterà a Torino con la formazione tipo.

Le dichiarazioni di Pirlo

“Se sono arrivati davanti in campionato vuol dire che hanno fatto meglio. Sono stati più regolari in tutta la stagione, hanno avuto più fame di noi”, ha ammesso Andrea Pirlo nella conferenza stampa della vigilia, passando in rassegna gli errori di questa stagione (“se siamo a questo punto vuol dire che ne sono stati fatti tanti, cercherò di non commetterne altri”) e motivando il gruppo forte dei segnali di ripresa intravisti nel successo di mercoledì contro il Sassuolo. “Abbiamo fatto una partita da squadra nonostante venissimo da una brutta sconfitta con il Milan, non era facile reagire a quel tipo di ko – ha evidenziato – Questo è stato l’aspetto più positivo. Avevamo bisogno di ritrovarci”.

Il test contro l’Inter

Quello contro i campioni d’Italia sarà il test più difficile anche perché l’Inter non è intenzionata a fare sconti. E se sul ‘pasillo’ – la passerella per onorare l’avversario all’ingresso in campo – il ‘Maestro’ glissa, l’ex centrocampista invece è certo che “l’Inter arriverà con la formazione migliore, cercheranno in tutti i modi di vincere la partita, conoscendo il mister e conoscendo cosa vuol dire Juve-Inter a livello calcistico”. Ecco perché più di ogni altra cosa l’allenatore bianconero si aspetta una reazione d’orgoglio dai suoi ragazzi, per motivi di classifica ma non solo. “Vedere una squadra che arriva allo Stadium da campione è una cosa che ci deve dare qualcosa in più per domani sera – assicura – E’ una cosa che ci deve bruciare. Abbiamo ancora la possibilità di entrare in Champions, domani dobbiamo avere una gran voglia di vincere la partita”.

La missione della Juve

Per riuscirci la Juve si affiderà ai due ‘centenari’ Ronaldo e Dybala, con Chiesa in appoggio. Certo anche l’impiego di Alex Sandro, squalificato per la finale di Coppa Italia, mentre tra i pali torna dal 1′ Szczesny. I nerazzurri ripartono dalla vittoria dell’andata, che ha spianato la strada alla striscia di successi che hanno permesso ad Handanovic e compagni di dominare nel girone di ritorno. “Vincere contro la squadra che per nove anni di seguito aveva conquistato lo Scudetto e dalla quale l’Inter aveva un gap da colmare ha significato molto a livello di autostima, di consapevolezza nei propri mezzi.

Da questo punto di vista è stata una vittoria molto importante – ha ricordato Conte parlando a Inter Tv – Avevo pronosticato un campionato molto equilibrato. E di fatto lo è stato, a parte l’Inter che ha preso una propria strada andando dritta fino al traguardo”. Rispetto al 2019 i rapporti di forza si sono invertiti: dal -23 di allora al +16 attuale c’è un divario di 39 punti frutto del lavoro quotidiano ell’ex ct della nazionale in questo biennio. “In un campionato equilibrato c’è stata una squadra che ha fatto cose straordinarie – ha ammesso – merito ai calciatori e a tutta l’Inter”. Che adesso sogna di fare l’ultimo clamoroso sgambetto alla rivale negandole l’accesso all’Europa dei grandi.

(LaPresse/di Alberto Zanello)

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